Milan, udienza all'UEFA per il Fair Play Finanziario. Fassone: "Spero si valutino i fatti, non le congetture. Non escludiamo ricorso al TAS"

19/06/2018 alle 17:55.
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E' durata circa due ore l'udienza del Milan davanti alla Camera giudicante della Uefa a Nyon, in Svizzera. La seduta, iniziata alle 9, si e' conclusa attorno alle 11, come fanno sapere fonti del club rossonero, che si è difeso nel tentativo di evitare la sanzione piu' dura, l'esclusione dalle coppe europee, sollecitata dalla Camera investigativa che nei mesi scorsi ha due volte negato al Milan il Settlement Agreement, rinviando il caso a quella giudicante.

"Speriamo vengano valutati fatti certi e non congetture", si è espresso l'ad del Milan, Marco Fassone, al termine dell'udienza. Nel corso della quale non si è parlato dell'eventuale ingresso di un nuovo socio. "Ci sono sviluppi? Non posso dirlo, sono fatti che riguardano l'azionista come tanti argomenti discussi oggi - ha aggiunto Fassone -. Abbiamo scelto di andare per fatti certi, non per supposizioni e congetture. E speriamo allo stesso modo che vengano valutati fatti certi e non congetture" .


"Vogliamo essere trattati e valutati in coerenza con le decisioni prese in altre occasioni simili dall'avvento del Financial Fair Play. Vorremmo che fossero valutati i fatti. Rimandare il nostro caso all'adjudicatory chamber fa credere invece che oggi ci sia 
una situazione differente, rispetto a come sono stati trattati altri casi simili", ha aggiunto Fassone. "Il verdetto? Non voglio esprimere giudizi prima. La camera è composta da personaggi di altissimo profilo. Diamo loro il tempo per valutare il caso e le nostre memorie, oltre a quello che abbiamo espresso verbalmente questa mattina. Eventualmente, la 
commenteremo dopo. Ricorso al Tas? Come sempre dipenderà dalla decisione che sarà presa. Se questa sarà eccessivamente penalizzante per noi la strada dell'appello è possibile", ha concluso l'ad rossonero.

(sky sport)