"Per il terzo posto siamo ancora in corsa. E' difficile ma possiamo arrivarci. Ieri abbiamo dimostrato che la squadra puo' farcela". Assente per squalifica, Joao Miranda applaude i suoi compagni di squadra per quanto mostrato contro la Juventus nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Una prova di carattere da cui ripartire all'inseguimento della qualificazione in Champions League. "Non abbiamo paura di nessuno, dobbiamo giocare con orgoglio, coraggio e cattiveria, proprio come ieri - sottilinea il brasiliano ai microfoni di 'InterNos', l'appuntamento settimanale su Inter Channel in onda stasera alle 21 - Dobbiamo provarci, manca poco e credo che possiamo farcela. Se abbiamo giocato cosi' con la Juventus, penso che possiamo farlo contro chiunque. Ognuno di noi deve giocare al massimo delle sue qualita'".
Arrivato la scorsa estate dall'Atletico Madrid, Miranda si e' subito ambientato. "Qui in Italia mi trovo molto bene, tutti i tifosi, non solo gli interisti, sono gentili, mi fanno i complimenti", racconta. "All'Inter dal primo minuto sono stato trattato con molto rispetto, affetto. Gioco tutte le partite dando sempre il massimo per questa maglia". E poi c'e' Roberto Mancini, "un allenatore che mi ha aiutato molto come calciatore perche' e' un allenatore di carattere, a cui piace il bel gioco e infatti cerchiamo sempre di giocare al meglio per vincere. Daro' sempre il massimo e faro' sempre di piu' per il mister che ha fiducia in me". Ottima anche l'intesa con Murillo. "E' un grande giocatore, giovane, che lavora tanto. Credo che in due-tre anni sara' il miglior centrale d'Europa. Lavora molto, cerca sempre di migliorare. Ha le qualita' per essere il migliore in quel ruolo".
Grande ammiratore di Ronaldo il Fenomeno ("quando e' venuto qui a Milano abbiamo cenato insieme"), Miranda parla poi di San Siro: "ha qualcosa di speciale. E' uno stadio bellissimo, storico. Quando si dice a un giocatore che ci andra' a giocare e' una cosa bellissima. Domenica sera contro il Palermo? Spero che giocheremo come abbiamo fatto ieri, con la stessa cattiveria e organizzazione. Se giochiamo come ieri sicuramente possiamo vincere".