"Da domani inizia un ciclo difficile ma stimolante per chi, come noi, è ambizioso. Le prossime quattro partite ci diranno dove possiamo arrivare". Sinisa Mihajlovic inizia così la conferenza stampa alla viglia di Roma-Sampdoria, in programma domani alle 21 allo Stadio Olimpico. "Non si può dire che non abbiamo nulla da perdere, siamo lassù e vogliamo restarci. Andiamo a Roma con un animo libero, concentrazione e voglia di stupire. Siamo in alto e dobbiamo rimanerci. Vogliamo giocare alla pari. Della Roma non mi fido, perché hanno ottimi giocatori. Non andiamo all'Olimpico a fare le vittime", continua il tecnico doriano.
"Ogni partita fa storia a se, ma penso che rispetto all'anno scorso siamo cresciuti tanto. Abbiamo avuto qualche difficoltà, ma siamo sulla strada giusta e le ultime due partite lo dimostrano. Sulla partita secca questa squadra può fare paura a chiunque. Come diceva il grande imprenditore americano Rockfeller, ci sono persone che sognano il successo e altre che sono sveglie per costruirselo. E noi domani saremo svegli - dice Mihajlovic - La pressione di queste gare è positiva, mentre con le piccole è negative, perché non si può che vincere. Mai come stavolta sono convinto di poter vincere. I precedenti non contano. Mi aspetto uno stadio pieno e una partita combattuta. Se devo mettermi in mostra? No, devo fare il mio lavoro. Mi auguro che Totti giochi, perchè è sempre un piacere vederlo in campo. Mi auguro che, nonostante abbiano l'impegno di Coppa, giochino i più forti, anche per vedere a che livello siamo noi".
Un commento sul momento degli avversari: "La Roma non è morta: ha grandi giocatori e sono sicuro voglia vincere in casa, dato che non lo fa da novembre. Io non temo nessuno, né davanti né dietro. Temo solo noi stessi, non ho paura degli altri. C'è grande fiducia e c'è una buona atmosfera: siamo in alto e vogliamo rimanerci".
Sulla formazione che scenderà in campo domani, Mihajlovic spiega: "Abbiamo delle scelte obbligate in alcune zone ed è tutto più o meno chiaro. L'undici sarà: Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Obiang, Palombo, Soriano; Eto'o; Okaka, Eder". Il tecnico analizza anche il momento di Stefano Okaka, uno degli ex della partita: "L'ho visto bene, come la scorsa settimana. Ho grande abbondanza in attacco ma lui è l'uomo giusto per questa gara. Muriel entrerà di sicuro in campo, gli serviranno nuovi minuti da mettere nelle gambe. L'ho scelto con il Cagliari perché è un giocatore molto tecnico e bravo ad aprire gli spazi, Okaka ci darà più forza". Mihajlovic poi glissa sul suo futuro, in particolare a una domanda sulle voci che lo accostano alla Roma: "Non mi pare di aver detto che ho il cuore giallorosso... Alla Roma ho passato i miei primi due anni in Italia, in un momento non facile anche per il club. E' normale che sia rimasto molto più legato alla Lazio. Ora sono concentrato su questa partita e sulla Sampdoria, poi tutto si vedrà".
In sala stampa presente anche il centrocampista Angelo Palombo, che ricorda la sfida del 25 aprile 2010 che costò lo scudetto ai giallorossi: "Quella vittoria fu una partita decisiva, la partita quest'anno ci deve dare lo stimolo per rimanere più alto possibile", le parole di Palombo