Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, rappresentanti della Lega Calcio con i calciatori Alessandro Lucarelli e Daniele Galloppa si sono presentati questa mattina negli uffici della Procura di Parma per un nuovo incontro con i magistrati che si occupano della richiesta del fallimento del Parma Fc (udienza il prossimo 19 marzo). ''Siamo tornati qui per capire quali strumenti possiamo utilizzare, le tempistiche e le problematiche particolari di una società di serie A - ha spiegato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti - Visto che non ci sono precedenti di questo tipo abbiamo iniziato ad analizzare quali sono le possibili vie di uscita. Ringraziamo il Tribunale per averci ricevuto, ma bisogna seguire la situazione giorno per giorno''.
Tutto comunque rinviato a domani mattina quando il primo cittadino incontrerà il presidente del Parma Fc Giampietro Manenti. ''Sarà lui a dover fare le valutazioni e se non è in grado di andare avanti che si faccia da parte - ha spiegato il primo cittadino - Se non si presenta? Essendo una società privata, noi richiederemo un altro incontro, ma non potremo fare altro''.
(ansa)
«Il Coni non ha poteri legislativi ma l'ho detto a più riprese: vigilerò dalla mattina alla sera, pur non potendo entrare in competenze che non mi spettano. Siate certi che sconti non ne farò». Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, commentando i problemi del Parma Calcio e gli altri scandali che hanno investito negli ultimi tempi il mondo del pallone. «Il calcio ha dalla sua la forza di una popolarità enorme -ha spiegato Malagò- però sta perdendo sicuramente credibilità per tutta una serie di fatti che hanno caratterizzato gli ultimi tempi. Se uno ha una dote ma vive di rendita, prima o poi si mangia tutto ciò che ha. Se non si rendono conto di ciò prima o poi arriveranno dei momenti bui».
Quindi, sul caso specifico del rischio di fallimento del Parma Calcio ha sottolineato: «è una situazione che lascia basiti ogni giorno di più. Stiamo cercando di metterci una pezza. Speriamo solo che non si registrino altre situazioni di questo tipo. Purtroppo, la brutta figura a livello internazionale resta».
(adnkronos)