Dopo la vittoria con il Napoli, il Milan va a caccia di conferme contro la Roma: trasferta insidiosa per i rossoneri che vogliono chiudere al meglio il 2014. Pippo Inzaghi parla in conferenza stampa:
Su Montolivo
"Sicuramente la presenza di Riccardo ha influito, ma la squadra nel suo complesso contro il Napoli ha avuto un atteggiamento diverso. Sapevamo che dovevamo passare per partite dove ci recuperavano per crescere. Con il Napoli abbiamo fatto un passo in avanti ma non dobbiamo esaltarci. Abbiamo avuto una crescita costante, abbiamo sempre cercato di comandare il gioco. Forse ci mancava una vittoria contro una squadra che sulla carta ambiva allo scudetto e con il Napoli è arrivata. Ora ci attende un'altra partita complicata".
Sulla Roma
"Affrontiamo una delle squadre più forti d'Italia, sarà difficile ma andremo all'Olimpico per giocarcela a viso aperto. Per vincere queste gare servirà la partita perfetta: siamo il Milan e non abbiamo paura di nessuno".
Un Olimpico caldo...
"So cosa vuol dire giocare all''Olimpico' ma siamo pronti: i calciatori sono motivati e non vedono l'ora di scendere in campo. Sono tranquillo e penso che faremo una grande partita. Se la Roma sarà più forte di noi, gli stringeremo la mano: per essere più bravi del Milan ora però serve una grande gara anche da parte dei giallorossi".
Momento magico di Menez...
"E' maturo per fare una grande partita. Ho letto che mi ringrazia, ma deve dire grazie a lui. Con Menez ho solo cercato di capire il ruolo in cui potesse rendere al meglio: dopo qualche allenamento mi sono accorto che da centravanti poteva far bene e lui voleva giocare lì. L'ho messo nella posizione secondo me ideale, come faccio con ogni calciatore. Per questo non ho un modulo fisso, ma cambio".
Un buon momento per il gruppo
"C'è una bella atmosfera, una bella armonia e questo mi rende contento. Dopo la sosta avrò l'intera rosa al completo e questa squadra con tutti gli effettivi può fare grandi cose".
Il rapporto con la Nazionale?
"Con Conte ho un ottimo rapporto. Lui è il ct della Nazionale e tutti vogliamo bene dell'Italia e del calcio italiano: da parte nostra c'è la disponibilità, poi gli altri decideranno. L'orgoglio del Milan è quello di mandare più calciatori possibili in Nazionale".
El Shaarawy ?
"E' molto sereno, ho un bel rapporto con lui e la mia stima non cambia per una partita giocata in più o in meno. Spero che trovi la continuità di prestazioni e gol che ci permetta di fare il salto di qualità".
Possibile che El Shaarawy vada via dal Milan?
"Finchè io starò al Milan lui starà qui. Parlo con lui quasi tutti i giorni, gli ho sempre detto di stare sereno, io non guardo un'occasione o un gol mancati. Ha sempre giocato, non bisogna recuperarlo... Ho fatto il 4-3-3 per El Shaarawy, poi è chiaro che c'è tanta concorrenza. Tutti giocano e stanno fuori, anche Menez è stato in panchina. C'è l'imbarazzo della scelta, El Shaarawy è sereno, sa che la mia stima non cambia per una partita giocata in più o in meno".
Inzaghi crede nel terzo posto?
"Se alleni il Milan devi credere al terzo posto, ma per farlo serve lavoro, sudore e sacrificio. Io dico che il Milan deve tornare a vincere lo scudetto ma la crescita deve essere graduale. Se giochiamo come contro il Napoli possiamo andare lontano, ma serve continuità. Sono ambizioso e cercherò di dare il massimo per far tornare grande il Milan".
Torres ?
"Oggi si è allenato con noi per la prima volta. E' recuperato e spero che possa giocare sabato. Forse recuperiamo Alex per la panchina, mentre per Abate e De Sciglio abbiamo deciso di rimandare il loro rientro dopo la sosta".