«In Italia sempre polemiche, anche quando la decisione è giusta come in questo caso si finisce a parlare di una situazione strana. Ma la domanda è: si preferiscono le cose fatte bene oppure no?». È questo il pensiero che trapela dai vertici dell'Aia all'indomani del caso di Sassuolo-Roma che ha visto protagonista l'arbitro Nicola Rizzoli.
Il fischietto bolognese ha prima assegnato il rigore ai neroverdi per un contatto tra Benatia e Sansone, poi è tornato sui suoi passi decidendo di non dare il penalty. Il ripensamento è arrivato dopo oltre 4 minuti, nel corso dei quali Rizzoli ha voluto anche interpellare la presunta vittima del fallo, Sansone. La scelta del direttore di gara alla fine si è rivelata azzeccata nonostante l'insolita dinamica dell'episodio a cui il designatore Stefano Braschi, ieri in tribuna al Mapei Stadium, ha assistito dal vivo.
(ansa)