Il poker servito della Juventus gli ha lasciato tra le mani sempre meno fiches, ma non per questo gli è stato chiesto di alzarsi dal tavolo e abbandonare la partita. Anzi, dal banco di Trigoria il credito nei confronti di Luis Enrique continua a essere cospicuo. «Nessun dubbio, la fiducia resta immutata» la posizione della società dopo il 4-0 di Torino,
«Ma Luis Enrique non è assolutamente in confusione, anzi prepara sempre con scrupolo tutte le partite» è ancora la convinzione di chi quotidianamente segue il lavoro dello spagnolo a Trigoria. A non piacere, semmai, è stato il comportamento di giocatori come Osvaldo e Lamela. Il primo (che dopo la vittoria con l'Udinese ha avuto assieme ad Heinze e De Rossi un acceso confronto con Baldini per l'accusa di «scarsa personalità» mossa dal dg nella trasferta di Lecce) si è scagliato contro la direzione dell'arbitro Bergonzi contravvenendo al codice interno del club, mentre il secondo si è macchiato di una vergognosa reazione con lo sputo a Lichtsteiner che gli costerà tre giornate di squalifica, una multa interna, e una menzione di disonore nella galleria di predecessori che annovera tanti ex giallorossi (Voller, Zago, Totti, Rosi) e giocatori del calibro di Rijkaard, Mihajlovic, Samuel e Lavezzi. Lamela, che attraverso un comunicato si è scusato con «tifosi, compagni di squadra, allenatore e avversario per l'increscioso episodio», salterà quindi la prossima gara interna contro la Fiorentina (in cui mancheranno anche Stekelenburg e Bojan, fermati dal giudice sportivo per un turno) e le successive due con Napoli e Chievo, anche perchè la dirigenza, dopo aver visto le immagini e aver parlato con l'ex River Plate, ha deciso di non inoltrare ricorso. Sicuro del ritorno in squadra coi viola invece capitan Totti: il numero 10, dopo essersi adeguato all'esclusione tecnica di Luis Enrique con la Juventus (comunicatagli solo all'arrivo allo stadio), è tornato ad allenarsi a Trigoria assieme ai compagni nell'indifferenza dei tifosi giallorossi. Il malcontento, d'altronde, era stato già manifestato qualche ora prima, al ritorno nella notte della squadra da Torino, con una mini-contestazione da parte di poche decine di sostenitori.
(ansa)