
Sconfitta a Lecce, vincente con l'Udinese la Roma di Luis Enrique ora è al banco di prova Fiorentina. Con i viola il precedente non potrebbe essere peggiore: 3-0 al Franchi all'andata, con 3 espulsi e tanta rabbia per una sqaudra inerme di fronte ai viola. In vista della gara dell'Olimpico di domani, ecco le parole del tecnico asturiano
ASCOLTA LE PAROLE DEL TECNICO GIALLOROSSO
Dopo la partita dell'andata, la squadra deve preoccuparsi più della Fiorentina o di se stessa, per questa mancanza di continuità che ha caratterizzato la stagione?
Ci dobbiamo preoccupare di tutto: prima di noi e del nostro livello, di quello che facciamo, e dopo della Fiorentina, che arriva in un momento di difficoltà. Arriva dopo la vittoria in trasferta sul campo della capolista. Quando arriva la fine del campionato uno si deve preoccupare come all'inizio, ma alla fine ancora di più, di essere più attento all'avversario e al nostro comportamento.
Siamo alla fine del campionato, mancano sei partite. La Roma ha fatto il salto di qualità per la Champions?
No, la realtà è che la squadra ha fatto delle cose buone e delle cose meno buone. Abbiamo fatto delle cose buone perchè altrimenti non saremmo a questo punto in classifica. Si vede che non siamo stati regolari. Noi ci aspettiamo di cambiare questa mancanza di continuità, ma non è facile. Mancano sei partite, manca poco ma sono partite importanti, che decideranno se abbiamo fatto o no una buona stagione. Non posso assicurare niente, solo che metteremo tutto in campo e faremo la nostra proposta.
De Rossi può rendere meglio se 'sdoppiato' nei ruoli di centrale di difesa e di centrocampo? Come ti comporti invece con Totti, quando devi chiedergli un lavoro particolare?
Lui può giocare in più ruoli. E' un regista, gioca da interno in Nazionale, con noi ha giocato come difensore centrale. E' una cosa ottima contare su un giocatore così, che sa giocare ad alti livelli in diversi ruoli. Certo è diverso. Quella dei lanci lunghi è una stategia che certo non vengo a dirti quando e come la faccio. Ma è una proposta 'associativa', non dipende da un solo giocatore. Noi facciamo la nostra proposta, vogliamo sempre il pallone, con risultati anche diversi. Con l'Udinese sono stati bravissimi, hanno fatto un lavoro incredibilie, la partita è sempre stata in mano nostra. Francesco è un calciatore di livello unico, non so come catalogarlo. Si è messo sempre a definizione per la squadra. Io parlo con lui, gli dico cosa vedo io ma lui ha tanta esperienza, gestisce delle situazioni in gara anche da solo, sa cosa deve fare. Io cerco di aiutare la squadra, ma ci sono tante situazioni nelle quali la qualità dei singoli calciatori fa la differenza. E, ovviamente, con Francesco è più facile vista la qualità che ha: lui interpreta la partita in maniera diversa rispetto al 95% dei calciatori.
Contro l'Udinese per la prima volta il pubblico ha contestato, con dei fischi anche nei suoi confronti.. Poi la squadra ha trascinato il pubblico e viceversa e c'è stata un' atmosfera molto bella. Cosa si aspetta domani? Si sente di mandare un messaggio ai tifosi?
Fischi nei miei confronti? Ah non lo sapevo, grazie per avermelo ricordato..Nessun messaggio per i tifosi. Ma ti dico una cosa: il tifo nella gara con l'Udinese è stato fondamentale, il pubblico ha visto che stavamo facendo di tutto per vincere, ha visto lo sforzo dei ragazzi e ci ha supportato. Fino all'86 hanno tutti creduto nella squadra e mi ha fatto piacere. Capiamo benissimo, però, che dopo le figuracce che abbiamo fatto possano essere arrabbiati. Ma questi ragazzi hanno bisogno di fiducia, i tifosi la stanno dando al 99% anche se a volte è normale che dimostrino la loro infelicità. Ma noi col tifo siamo più forti: si è visto chiaramente con l'Udinese, non era cominciata così bene, poi è cambiata totalmente. Ringraziamo l'appoggio e la fedeltà dei tifosi
Marquinho?
Marquinho è stato un calciatore importante per noi anche se ho sempre detto che è difficilissimo acquistare un calciatore a gennaio, è difficile abituarsi ad un altro tipo di calcio e di vita. Ma ha maturità, sta facendo tutto quello che noi vogliamo e sta andando anche oltre le aspettative. E' uno che salta l'uomo, che verticalizza sempre, che attacca lo spazio, calcia benissimo e ancora non avete visto come. Farà gol calciando dalla distanza, tira fortissimo. Si mette a disposizione: chiede cosa sbaglia, cosa non fa bene e ciò non è comune in una squadra di calcio. E' stato un grande acquisto.
Un giudizio sulla Roma americana, a un anno dall'insediamento. Lei vede la serietà di questo progetto? Sente la mancanza di un presidente fisso?
Innanzitutto auguri a loro..Che cosa devo dire? Hanno fatto tutto bene, tranne prendere me come allenatore.
Perchè questo rendimento in casa? Problema di tenuta o di personalità?
Non abbiamo male di trasferta. Abbiamo fatto delle buone prestazioni anche fuori. Pochi pareggi, è vero, e ci è capitato di fare figuracce. E' difficile da capire, ma non sono molto dispiaciuto: abbiamo vinto 15 partite e sono tante per una squadra come la nostra. Dobbiamo migliorare in trasferta, è vero, ma è un discorso diverso. Noi ogni volta facciamo un bilancio di quello che facciamo. Se siamo lì vicino a tutti quelli che stanno facendo un grande campionato, il nostro non dovrebbe essere negativo: 15 vittorie sono tante, abbiamo giocato contro squadre di altro livello. Non credo che sia un campionato da dimenticare: questa è una squadra giovane, è in crescita costante.
Gioca Heinze?
Non lo so, e se lo so non te lo dico...
Problemi di tenuta fisica o mentale?
Non ho visto nessuna squadra che corre più di noi, neanche la Juventus che ha un'intensità incredibile. Quando una partita diventa difficile, quasi persa, le gambe pesano di più. La squadra ha un livello fisico altissimo, un livello mentale, penso, alto. C'è voglia di fare, la squadra padroneggia dei concetti su cui stiamo lavorando dall'inizio. Non vedo delle situazioni particolari mentali, fisiche o tattiche: dobbiamo migliorare ma non su un punto in particolare.
La sconfitta di Firenze è quella che lei accettò meno
Neanche me la ricordavo, mi sta venendo un grandissimo stimolo. Quella è stata una brutta partita per noi, ma non una prestazione negativa. Una partita strana: tre giocatori in meno. Cosa vuoi che dica? Lo dico sempre: il risultato è stato duro da accettare, ma i miei calciatori si comportarono bene in campo.
Totti, carismatico anche in campo?
Francesco è un calciatore che non parla molto. Lui fa, agisce: a volte un esempio vale più di una parola. Nell'ultima partita ha fatto uno sforzo notevole per la squadra: il cuore che mette in campo rende più semplice la prestazione a tutta la squadra. E mi aspetto la stessa prestazione con la Fiorentina. Voglio la stessa rabbia con la Fiorentina.
Bojan, rende meglio dalla panchina? Nelle ultime partite la Fiorentina ha preso tanti gol ma ha vinto a Milano. Cosa teme dei Viola?
Mi preoccupa il fatto che questa è una squadra preparata per essere vicina alle posizioni europee. Guardate Montolivo e Jovetic, ma anche Vargas e Berhami: tutti nazionali e calciatori che possono far male. Hanno bisogno di punti, vogliono arrivare alla salvezza. Bojan? Lo stesso processo per tutti i calciatori giovani: facciamoli lavorare, stanno migliorando tutti, posso contare su di loro e ogni giorno che passa sono più forti. poi io scelgo per il bene della squadra, ma il loro lavoro per me è interesssantissimo.