Conferenza stampa, LUIS ENRIQUE: "Ora attacchiamo e difendiamo tutti insieme. Sogno una Roma con Lamela e 3 attaccanti. Simplicio? Non pensavo fosse così forte. Gago pronto, Pizarro no" (AUDIO)

20/12/2011 alle 12:20.

Neanche 48 ore dopo il tris rifilato al Napoli, Luis Enrique torna in conferenza stampa alla vigilia dell'ultimo incontro del 2011, con la Roma che andrà a far visita al Bologna di Pioli. Questo l'intervento del tecnico asturiano:

ASCOLTA L'AUDIO DELLA CONFERENZA:

 

Il , come nome, non è né la , né il ...

"Sì, è più facile essere motivato contro una grande che contro un avversario che avrà grandi motivazioni. Ma è sempre una partita da tre punti, la chiave è avere la stessa ambizione"

Non ci era mai capitata una dedica a caldo di al suo allenatore. Che significato ha?

"L'allenatore deve essere coinvolto dai giocatori e viceversa. Ho sempre detto le stesse cose a voi: ho un rapporto con tutti i giocatori, quando succede qualcosa ci parliamo nello spogliatoio ma chi deve portare la nave sono io. Così dobbiamo andare avanti. A me piacerebbe di più fare la dedica ai tifosi, che sono quelli che portano l'amore e il tifo sempre fedele. Tutti insieme siamo più forti, senza dubbio"

C'è stato il salto di qualità. La Roma da ora in poi cosa dovrà fare? Sente sua la 100% questa squadra?

"Abbiamo parlato dell'equilibrio delle due fasi, senza questo equilibrio è impossibile competere. In queste due partite abbiamo visto una Roma completa, mi aspetto lo stesso: che pensiamo a cosa dobbiamo fare noi. Se diamo la stessa importanza alle due fasi, attacchiamo tutti insieme e difendiamo tutti insieme, avremo molte possibilità di vincere. Ma, come sempre, c'è un avversario che fa la sua proposta e non è facile"

Osvaldo, un pò fumantino però fa gol...

"Fumantino perchè fuma? (ride)"

Si arrabbia...

"Ogni gruppo è formato da tante personalità. Ognuno deve avere rispetto per il gruppo, per la società. Si forma un gruppo con tutte le personalità, l'importante è sapere dove stiamo, cosa vogliamo fare e far capire a tutti che ci sono 2-3 regole fondamentali. Abbiamo la fortuna di rappresentare una società, tantissimi tifosi. Il buon senso è fondamentale. Poi è importantissimo il rendimento sportivo, Osvaldo l'abbiamo preso per questo e per la sua personalità vincente, per il suo carattere"

Con Borriello cosa intende fare?

"E' nella rosa, sta facendo il suo lavoro. Ogni settimana vedo un grande miglioramento, questa è una domanda per la società. Il mio obiettivo è ottenere il massimo rendimento dalla squadra e dai giocatori"

C'è bisogno di cambi a livello fisico?

"No, l'ho detto dalla prima giornata. COntro la che è la squadra più intensa del campionato, mi hanno detto che Chiellini ha dichiarato di non aver mai incontrato una squadra che correva così. Staremo così per tutto l'anno, mi preoccupa qualche colpo che è difficile recuperare dopo una partita. Ieri 4 titolari di domenica non hanno potuto fare l'allenamento, questo mi preoccupa"

Il gioca con 2 trequartisti e un attaccante, può assomigliare al . Cosa ti preoccupa?

"E' una squadra forte con la necessità di fare punti. Tutti i tre attaccanti sono bravi, mi preoccupa la loro qualità individuale, la consistenza difensiva, le loro ripartenze. E' una partita per rinforzare quelle precedenti, sarebbe una buona fine di anno se battiamo il "

E' sorpreso dal rendimento di Juan col . Se è questo e sa fare così il difensore, ha bisogno di rinforzi la Roma?

"Juan non lo scopro io, è un nazionale. Aveva un problema fisico, ora è tornato dopo due mesi di lavoro a parte, si trova meglio, ha fatto le ultime due partite ad un livello molto buono. Quello è un discorso della società, io preferisco lavorare con meno giocatori. Ora la società farà la sua scelta, ovviamente darò la mia opinione, ma con Burdisso e Kjaer fuori è una situazione delicata. Ma se la società deciderà di non prendere nessuno non sarà un problema"

Che è successo con Llorente?

"Questa è una cazzata, nel buon senso. Il posto che ha Llorente per me è fondamentale, farà sempre parte del mio staff. E' passionale, mi piace il tifo passionale, che i giocatori lascino tutto in campo. Quando riesci a vedere una squadra passionale è tanto. Sono contentissimo che sia con me, era la scelta prioritaria per venire qui. E' uno della vicino a noi"

Lamela ora sta giocando da attaccante esterno. E' questa la sua posizione?

"Con Lamela succede qualcosa di diverso e succedono cose gradevoli. Ha 19 anni, tantissima fame, adesso Lamela può giocare come terzino, difensore centrale, perchè ha la fame e la voglia di farlo. Mi piacerebbe tantissimo vedere Lamela come interno, in futuro non lo scarto che possa giocare più a centrocampo perchè ha qualità, salta l'uomo..."

Taddei...

"Si allena come un matto, fa una vita da professionista. Ora è un calciatore importantissimo per noi, è un terzino difficilissimo da superare ma non parlo mai di titolari, se lo devono guadagnare ogni settimana"

Alla fine di questa prima parte di stagione comincerà a guardare la classifica?

"Sì, ma credo che siamo ancora lontani da dove potremmo essere ma dopo 10 partite è questa la posizione che meritiamo. A dieci giornate dalla fine vedremo dove siamo, come stiamo e cosa abbiamo fatto"

Qualcuno l'ha ribattezzata Luigi Enrico. La fase di sperimentazione è completata? La sua Roma attuale è la base?

"La quadratura del cerchio...Abbiamo vinto a ma con grande fortuna, la seconda parte non mi è piaciuta. Voglio avere la superiorità a centrocampo come nel primo tempo. Quello che voglio non è cambiato, un'altra cosa è vedere le caratteristiche dei giocatori,  ma la mia idea è la stessa: possesso palla, uscire col pallone controllato. Equilibro, ma sempre adattandosi a quello che vogliamo fare. Se vado a vincere con un modo un pò diverso, dipende anche dall'avversario. E' più importante sapere perchè hai vinto piuttosto che vincere, è importante che sappiano che quello che dico sarà più facile"

Rispetto alle prime uscite la Roma non attacca più nella metà campo avversaria ma aspetta dietro la linea della palla.

"Mi piace tantissimo il pressing alto, sempre cerchiamo di farlo. Ma deve essere fatto bene, quando uno o due calciatori non riescono a farlo, bisogna capire quando possono farlo e quando non possono meglio mettersi dietro e farlo a tre quarti. Sempre preferisco il pressing alto perchè per gli avversari è più difficile e recuperiamo il pallone più vicino alla porta avversaria"

Ha trovato la chiave per far rendere al meglio la squadra?

"Magari, non credo che sia un discorso di trovare le chiavi. E' stata una partita fortunata, quello che non si può dimenticare è che giocavamo contro il . E' stato interessante vedere la squadra andare avanti e creare tante palle gol. Per i tifosi è stato divertente, per gli allenatori un pò meno. Non voglio subire tante occasioni da gol"

Chi è più avanti tra Gago e Pizarro?

"Pizarro ancora gli manca per essere la 100%. Fernando poteva quasi essere in formazione per il , magari può essere nella lista. Pizarro non è ancora pronto, per me"

Simplicio, cosa è cambiato da quest'estate?

"E' un pò un caso come Rodrigo Taddei. Quando vedo un calciatore che, facendo il suo lavoro, può mettersi nella formazione non ho alcun problema a modificare il mio pensiero. E' un esempio per noi, è un calciatore che per me è una sorpresa, non credevo fosse così forte. Sono contento per lui"

"Le grandi squadre giocano allo stesso modo a prescindere dal risultato. E' normale, anche la mentalità dei giocatori. Il mio calcio non è vita o morte, gioca al massimo e prendi il rischio"

Si è dato un traguardo per questo primo anno?

"Qui ogni giorno succedono tante cose: buone, litigi...Mi dispiace ma non ho traguardi, continuo giorno dopo giorno facendo quello che posso. Mi piacerebbe andare velocemente su in classifica, ma dipende da tante cose. Non penso a quello"

Quello che si è visto a , è quello che devono fare nel gioco di Luis Enrique gli attaccanti?

"Lo vedo con Cavani, Villa, Cristiano Ronaldo, Matri...Nel caso di Cavani è una cosa per me molto positiva. Per quanto riguarda noi, quella è una delle chiavi, ma pure che quando stiamo attaccano i difensori facciano lo stesso. In tutte e due le fasi, dobbiamo avere l'appoggio di tutti. Si fa l'attacco con tutti, non solo con 3 punte. Se vogliamo essere una squadra difficile da battere dobbiamo fare questo lavoro anche in difesa. Il sarà una prova per tutti"

Il piano di Luis Enrique si sta evolvendo. A che livello è l'autostima?

"Sanno di essere una squadra forte. L'autostima te la danno i risultati, se hai vinto a perchè non devi andare a vincere a
? Ma ci sono sempre 3 punti, i risultati ci rendono più sicuri e contenti. Questo aiuta, mi aspetto che il lavoro vada avanti"

E' stato spesso criticato per le tante formazioni. Possiamo dire che uno dei punti di forza, invece, sono i vari cambi?

"L'ho sempre pensato. Una squadra è più forte con 20 giocatori che sanno di poter giocare. Quasi sempre giocano 5-6 giocatori che sono chiavi per la squadra. Ma se questi 5-6 non sono a livello giusto, giocheranno altri. Ci sono allenatori bravissimi che fanno sempre le stesse scelte, altri che facciamo dei cambi"

Calcioscommesse, che idea ti stai facendo?

"Mi dispiace tantissimo. Nel mio paese non succede, è un peccato quando vedi giocatori coinvolti in un processo difficilissimo. E' ottimo che la giustizia faccia il suo lavoro: se hai fatto uno sbaglio....Mi aspetto che nessuno lo faccia di nuovo"