
Si va verso il sì dell'Associazione calciatori alla proposta della Lega di serie A di un accordo ponte per la revoca dello sciopero.
«Le condizioni per la firma dell'Aic sul contratto collettivo ora ci sono, è certo che per noi il campionato deve partire il prossimo fine settimana». La Federcalcio chiarisce la sua linea al termine dell'ennesima giornata di trattativa sul rinnovo dell'accordo tra Lega e sindacato giocatori, contrassegnata anche da un incontro di approfondimento a Bologna tra Abete e Valentini (Figc) da una parte, Tommasi e Grazioli (Aic) dall'altra. (ansa)
I tifosi dovranno attendere ancora qualche ora per sapere se nel prossimo fine settimana potranno tirare fuori dagli armadi bandiere e sciarpe. L'accordo finale sul contratto collettivo dei calciatori, atteso per oggi, è slittato ancora, ma il sindacato dei giocatori ha annunciato per domani la risposta alla proposta avanzata ieri della Lega di Serie A ed ha espresso «moderato ottimismo» per una conclusione positiva. E mentre l'Assocalciatori sta valutando le carte, la Figc ha continuato un'opera di pressing sulle parti per consentire finalmente al campionato di partire venerdì prossimo, con Milan-Lazio, anticipo della seconda giornata (la prima, in programma nello scorso weekend, è saltata per lo sciopero).
«Le condizioni per la firma dell'Aic sul contratto collettivo ora ci sono, è certo che per noi il campionato deve partire il prossimo fine settimana», fa sapere la Federazione al termine dell'ennesima giornata di trattativa, contrassegnata anche da un incontro di approfondimento a Bologna tra Giancarlo Abete e Antonello Valentini (Figc) da una parte; Damiano Tommasi, Umberto Calcagno e Gianni Grazioli (Aic) dall'altra. I legali dell'Associazione calciatori hanno potuto prendere visione solo nel primo pomeriggio della proposta di accordo- ponte avanzata dai club e, dopo una verifica, hanno preparato alcune modifiche definite «molto leggere».
La proposta delle società prevede che il contratto scada a giugno 2012, conferma i sei punti sui quali c'era già un accordo sostanziale e l'avvio di una discussione di un mese tra le parti sull'articolo 7, con l'avvertenza che, in caso di mancata intesa, sarà valido il lodo Abete. L'aspetto critico, evidenziato subito da Tommasi, è la durata dell'accordo collettivo, che i giocatori vorrebbero almeno biennale, mentre i presidenti insistono per un termine più breve, perchè nel frattempo contano sul lavoro della commissione mista per la revisione del sistema calcio di cui si dovrebbe parlare già lunedì a Palazzo Chigi, sempre se la vicenda si sblocca. Non è chiaro se le modifiche «leggere» annunciate dal sindacato calciatori riguardino proprio la durata o altri aspetti del contratto proposto dalla Lega, quali la controversa questione degli allenamenti separati per i giocatori fuori rosa. Saranno i legali delle società a valutarli, ma tutto lascia presumere che domani si andrà all'accordo.
La Federcalcio sta facendo un grande lavoro perchè il campionato cominci alla seconda giornata. Il presidente Abete già da ieri aveva espresso ottimismo per questa soluzione, ma ha comunque continuato ad operare per eliminare tutti gli eventuali ostacoli. Una settimana fa i calciatori decisero di non scendere in campo per la prima giornata di Serie A per il 'nò della Lega alla proposta di contratto avanzata dall'Aic.
L'impegno della Nazionale per le qualificazioni agli Europei 2012 - stasera contro le Far Oer, martedì contro la Slovenia - ha dato tempo a tutti per ragionare più a fondo sulla questione e la scelta del governo di non introdurre più nella manovra anti-crisi il contributo di solidarietà ha tolto l'ostacolo forse più grande alla firma sul contratto collettivo del calciatori. Poche ore e dopo quasi un anno anche questo capitolo dovrebbe chiudersi. (ansa)