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A due condizioni, la Lega di serie A è pronta a sottoscrivere il nuovo contratto collettivo con l'Assocalciatori. A quanto filtra dai vertici della Lega, i club nel Consiglio federale di domani chiederanno di modificare l'interpretazione del punto 7 fornita ieri dal presidente Figc Giancarlo Abete
Se si lascia il riferimento all'obbligo dell'allenamento con la prima squadra - è la sintesi del ragionamento che la Lega svilupperà domani - bisogna chiarire il concetto di prima squadra in rose da 40-50 giocatori. Inoltre la Lega pretende che sia meglio definita la durata delle 'ragioni tecniche temporanee' per cui si possono organizzare allenamenti differenziati. Convinti che la norma già da sè impedisca casi di mobbing, i vertici della Lega vogliono che l'interpretazione possa garantire l'autonomia degli allenatori senza dare adito a contenziosi e ricorsi al collegio arbitrale. La seconda condizione che porrà la Lega di serie A attraverso il presidente Maurizio Beretta e il consigliere Massimo Cellino (l'altro consigliere, Claudio Lotito è inibito) è la sottoscrizione, insieme all'Aic, di un accordo scritto con valore legale (anche in forma di allegato al contratto collettivo) in cui si chiarisca che saranno a carico dei giocatori contributi straordinari come quello di solidarietà previsto dalla manovra in discussione al Parlamento. Se l'Aic non dovesse accettare queste novità, l'impressione è che l'assemblea della Lega di serie A, convocata domani alle 14 a ridosso del Consiglio federale, non approverà la firma del contratto collettivo.