Contratto collettivo, domani giornata decisiva

21/08/2011 alle 20:11.

Occhi puntati su Giancarlo Abete. Domani il presidente della Figc illustrerà il testo interpretativo dell'articolo 7 del contratto dei calciatori, quello che dà diritto a tutti i giocatori di allenarsi con la prima squadra, in pratica la norma anti-mobbing. Le società ne vorrebbero la modifica, mentre il sindacato dei calciatori su questo punto non transige.


Se il testo sarà condiviso dalle parti l'inizio della stagione non sarà a rischio. Anche se però resta la 'tegola' del contributo di solidarietà previsto dalla manovra aggiuntiva del governo per far fronte alla crisi finanziaria (che è all'esame del Senato): i club vogliono che venga messo nero su bianco che il contributo è a carico degli atleti, mentre l'Assocalciatori insiste - sia pure con qualche posizione variegata al suo interno - che sia a carico dei club. Non ha contribuito a rasserenare gli animi l'uscita del ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, che nei giorni scorsi, di fronte alla riluttanza dei calciatori, ha proposto il raddoppio dell'aliquota definendoli «una casta di viziati». I dirigenti delle società di serie A ascolteranno, poi mercoledì mattina decideranno il da farsi, riuniti in assemblea di Lega a Roma, appena prima del Consiglio federale. I segnali di 'pace' non sono mancati negli ultimi giorni: sia dal versante della Lega di A, con il presidente Maurizio Beretta il quale nei giorni scorsi ha affermato che «sarebbe incomprensibile non arrivare alla firma»; sia sul versante Assocalciatori, con il presidente Damiano Tommasi che ha sottolineato come ci siano possibilità per evitare lo stop.