
«Fumata bianca? Credo proprio di sì». Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente vicario della Figc, si mostra ottimista sull'intesa tra Assocalciatori (Aic) e Lega di Serie A sul rinnovo del contratto collettivo e sulla regolare partenza del campionato
«Credo proprio che il campionato partirà regolarmente», dice. «Le posizioni sono chiare. Ognuno utilizzerà i propri patrimoni sportivi e culturali per tutelare i propri interessi. Gli italiani possono anche stare senza calcio, ma questo non è il momento adatto...», dice Tavecchio. L'avvicinamento al calcio d'inizio della Serie A, in programma nel prossimo weekend, è stato caratterizzato dal dibattito sul contributo di solidarietà previsto dal governo nella manovra appena varata. Per il triennio 2011-2013, è programmato un prelievo del 5% per la quota di reddito che eccede i 90.000 euro e del 10% per la quota che supera i 150.000 euro. «Oggi, intervenire con le maniere forti nel dibattito non porta vantaggi a nessuno. Da un punto di vista morale, dico che le tasse devono essere pagate senza fare riferimento ai cavilli giuridici. Devono pagare i giocatori o i club? L'associazione dei calciatori non mi pare che abbi chiesto di far pagare le società...». Ieri, a Milano, l'assemblea dei club di Serie A è stata preceduta da una riunione tra i rappresentanti delle varie leghe: A, B, LegaPro e Dilettanti. «Il progetto di un lavoro comune e coordinato non è un'iniziativa dell'ultimo momento, da parte mia è stata stimolata già nelle 11 riunioni della Commissione che si è occupata dello statuto. È incredibile che in questi anni le leghe non abbiano mai trovato una posizione convergente. Nel mondo del calcio -afferma ancora- coesistono gli interessi delle leghe e quelli delle componenti. Le situazioni, ovviamente, vanno valutate nell'interesse superiore della Figc. E io, che sono vicepresidente vicario della federazione, non posso lavorare certo con finalità conflittuali. La federcalcio rimane l'authority dell'intero sistema, meglio che lo ricordino tutti: chi partecipa alle coppe europee, lo fa grazie all'iscrizione alla Figc».
Con orgoglio, Tavecchio rivendica lo stato di salute della 'basè del movimento: «Nel mondo dilettantistico abbiamo mantenuto 14.500 società, ma sono aumentate le squadre: da 67.000 sono passate a 70.000 squadre. Se consideriamo che ogni squadra ha 25 giocatori, abbiamo aumentato la partecipazione: ci sono 75.000 giocatori in più, se vi sembra poco...».
(adnkronos)