Per Maurizio Domizzi «due punti sulle romane sono un buon vantaggio» in vista dello sprint per il quarto posto che dà accesso al turno preliminare di Champions league. Lo ha detto oggi alla consueta conferenza stampa dopo un allenamento al quale, come al solito, hanno assistito centinaia di sostenitori. Tra la tifoseria e i bianconeri si è formato un blocco unico, i fan sognano il trionfo, gli uomini di Guidolin per celebrarlo chiedono ancora aiuto ai loro supporter, proprio come avevano fatto la scorsa settimana in vista della gara con la Lazio d
Ma l'appello della squadra probabilmente non serve, il popolo bianconero è mobilitato da un paio di settimane per essere presente in gran numero domenica a Verona. I ventitrè pulmann organizzati da diciassette Udinese Club sono esauriti, ma saranno numerosi coloro che lasceranno Udine con i propri mezzi e con pulmini presi a noleggio, cui ci aggiungono 500 «Ragazzi della Nord» che raggiungeranno Verona in treno.
Oggi la squadra di Guidolin, nel rivolgersi ai propri supporter, era rappresentata anche da Gokhan Inler, Kwadwo Asamoah, Giovanni Pasquale, Mehdi Benatia e Pablo Armero delegati dal resto dello spogliatoio. «Siamo qui ancora una volta per tenere una conferenza stampa un pò diversa - ha affermato Domizzi -. Innanzitutto vogliamo ringraziare chi la scorsa settimana ha accolto il nostro appello, poi perchè vogliamo rinnovare l'invito ai nostri tifosi, mai così vicini a noi come in questa stagione. Udine è vicina a Verona, il viaggio non sarà nè lungo, nè faticoso, i tifosi del Chievo sono persone civili, lo stadio è capiente per cui dico che val la pena essere numerosi al »Bentegodi«.
Ma quante possibilità hanno i bianconeri di vincere la concorrenza delle due romane?
»Non lo so - ha risposto Domizzi - ma quando mancano due turni alla fine, con calendari similari tra noi e gli altri, due punti di vantaggio non sono affatto poco, sono un margine importante per noi«.
Domizzi ha dichiarato anche di essersi pentito per la »pazzia« commessa contro il Napoli, con l'Udinese in vantaggio per 2-0, quando si fece espellere da Tagliavento subendo poi tre giornate di squalifica. »Certo che sono pentito. Subito dopo il match uno ragiona e capisce di aver sbagliato. Ho sofferto parecchio a starmene in tribuna. Chi mi ha sostituito, comunque, ha fatto lodevolmente la sua parte. Ora sono a completa disposizione, ma non spetta me decidere«, ha concluso Domizzi.