Il capitano del Parma Stefano Morrone ha parlato in conferenza stampa del momento negativo attraversato dai ducali, che affronteranno domenica la Roma allo Stadio Olimpico
Ennesima occasione persa con il Cesena, di vincere contro un'avversaria della medesima caratura. La tua analisi?
"L'analisi di queste ultime partite in casa parte da un comune denominatore: la squadra ha creato tanto e realizzato poco, ed alla minima occasione avversaria è stata punita. Non deve essere un alibi nascondersi dietro le occasione mancate. Purtroppo di questi potenziali 9 punti ne abbiamo fatti solo 2 ed adesso dobbiamo andare avanti. Per fortuna l'abbiamo pareggiata".
Infatti anche dopo il 2-2 non siete sembrati decisi a prendere la palla e vincere la partita...
"Si perchè avevamo speso tutto per pareggiare l'iniziare goal e cercare di ribaltare la partita, poi abbiamo avuto la mazzata del 2-1 nell'occasione in cui sono stato coinvolto io, che non sono riuscito a buttare via la palla e mi è rimasta li. Averla recuperato può essere un segnale positivo".
Il classico "occhio della tigre" che necessita in queste situazione quest'anno nel Parma proprio non c'è...
"In alcune occasioni come Milano, Genova ed altre, 4 o 5, è vero siamo mancati sotto questo aspetto e non ce lo possiamo permettere. Nelle altre lo abbiamo mostrato a tratti, per esempio nel secondo tempo con la Fiorentina abbiamo fatto bene sotto il piano dell'intensità, dobbiamo cercare di farl per 90 minuti".
Tre anni fa hai vissuto l'esperienza della retrocessione, che lezione hai ricevuto e che puoi impartire ai compagni?
"Siamo rimasti solo io, Paci e Pavarini di quella squadra e spesso tra di noi cerchiamo di "proteggere" il gruppo, nel senso di non parlare di Serie B e di tutto quello che comporta. Ogni tanto però lo ricordiamo ai compagni, perchè è qualcosa che ti resta nella tua carriera una retrocessione, a me personalmente ha devastato. Quello che dico io è di non fare calcoli, non calcoliamo con chi è l'ultima, con chi giochiamo in casa, etc. Domenica c'è la Roma ed abbiamo subito un'occasione per far punti, poi sarà la volta del Chievo. Non è retorica dire che dobbiamo pensare una partita alla volta, senza guardare il calendario. Ogni occasione è buona per fare punti per il nostro obiettivo. Non dobbiamo fare l'errore di abbaterci. Anche questa contestazione al Direttore ed al Mister sicuramente non aiuta la squadra, ma dopotutto nel calcio italiano è un po' così dappertutto, le constestazioni quando le cose vanno male ci sono".
Siamo 4 punti sopra la terzultima, essendo stati anche in situazione ben peggiori, ti sembra che la situazione che si è creata sia esagerata o magari è utile questa pressione sulla squadra?
"Io penso che la pressione ci voglia, per spronarci a fare meglio. Dopotutto bisogna essere realisti e siamo a 4 punti dalla zona rossa però domenica la tifoseria ci ha spinto, è evidente che tutti sentiamo l'importanza di mantenere la categoria".
A fine partita però, dopo la contestazione, una volta a arrivato a casa da Capitano che sensazioni avevi?
"La sensazione che abbiamo buttato un'altra occasione, che poteva darci quella tranquillità in più. Il rammarico per come è andata anche la partita. La frenesia, la voglia di vincere a tutti i costi ci sta togliendo un po' di lucidità".
Rispetto alla contestazione cosa pensi?
"Guarda io sono 15 anni che faccio il calciatore, di contestazioni ne ho già vissute e so come funziona in Italia. Ad inizio anno si erano create troppe aspettative attorno alla squadra. Nello spogliatoio tutti eravamo e siamo convinti che il nostro obiettivo sono i 40 punti. Non ci abbattiamo, io sono il Capitano e mi prendo ancora più responsabilità".
Cosa cambia per il Parma con il cambio di allenatore alla Roma?
"Noi pensiamo solo a far punti, non importa chi c'è davanti. Nonostante siano in un momento non bellissimo hanno tanti campioni però poche chiacchiere pensiamo solo a vincere".
Nelle ultime ore si era ventilata l'ipotesi di un cambio di allenatore, invece la società ha deciso di rimanere così. Siete un gruppo compatto?
"Si il gruppo ha sempre fatto quello che chiede l'allenatore. Finché Marino sarà con noi, posso garantire che seguiremo le sue indicazioni con il massimo dell'impegno e dell'entusiasmo. Qui tutti abbiamo un obiettivo comune: quello di salvare il Parma".
A proposito della contestazione, vi aspettavate un'accoglienza diversa oggi alla ripresa degli allenamenti? Magari striscioni o cori.. invece è tutto abbastanza tranquillo...
"La grande forza di Parma è proprio questa: lascia vivere e lavorare i proprio giocatori nel migliore modo.
Domenica ci hanno sostenuto fino alla fine, poi è giusto che la gente eprima ciò che sente. C'è stato l'espisodio di Paci che è a Parma da 5 anni quindi è molto affezionato a questa città che alla fine è rientrato per fortuna, ma è sintomo che la tifoseria si aspettava di più da noi".
Problemi fisici e mentali quest'anno per il Parma, in che percentuale li classifichi?
"Problemi fisici ne abbiamo avuti, durante tutto il girone d'andata abbiamo dovuto giocare senza giocatori importanti e questo non lo dimentichiamo. Problemi mentali, come è ho detto prima li abbiamo evidenziati soprattutto in quattro o cinque partite, in cui abbiamo mollato la prese. Sicuramene un risultato positivo oltre che per la classifica potrebbe aiutare anche da questo punto di vista e portare entusiasmo".
Riguardo il ritiro, previsto inizialmente per oggi poi spostato per giovedì, ci puoi dire qualcosa di più?
"Siamo in attesa di comunicazioni. Se ritiro sarà lo prenderemo nel verso giusto, per compattarci ulteriormente".