Walter Mazzarri incontra i giornalisti alla vigilia della trasferta di Roma. Queste le parole del tecnico toscano: «Chi toglierei a Ranieri? Tutti. La Roma è una grande squadra, una delle più forti del campionato, ricca di campioni e per il Napoli sarà durissima. Per noi sarà una prova importante che farà capire anche a me a che livello siamo da un punto di vista mentale. Il mese di febbraio è importante
Il tecnico azzurro poi precisa meglio i suoi pensieri: «Voglio precisare che affronteremo ogni gara come una finalissima, tutto il resto è solo uno slogan a livello mediatico. Guarderemo la classifica solo lultimo giorno, adesso non ha senso parlarne. Il primo posto? Ogni volta che labbiamo detto, poi è andata male. Abbiamo dato la sensazione di sentire questo peso inconsciamente. E aggiungo che etichettare Roma-Napoli come "sfida per la Champions o lo Scudetto" è inutile. Se dovessimo arrivare in zona Champions o per quellaltra cosa, vedremo. Ora non ci deve interessare. Ci aggiorneremo dopo ogni partita, dobbiamo fare punti per centrare alcuni obiettivi».
Il tecnico torna sulla sfida con la Roma: «La nostra speranza è la partita perfetta. Non si vince allOlimpico dal 1993, la Roma finora non ha mai perso in casa, quindi lostacolo è davvero duro. Allandata ci è andata bene, non so chi sceglierà Ranieri, noi saremo pronti a tutti gli atteggiamenti tattici che adotteranno i nostri avversari. E un motivo dorgoglio, comunque, quando i nostri rivali cambiamo modulo per affrontare il Napoli».
Mazzarri ribadisce di voler 'pesare' la propria squadra nell'anticipo serale: «Sono curioso di vedere la mia squadra in uno stadio importante. Non bisogna pensare a chi abbiamo di fronte, ma ci dobbiamo limitare a fare il nostro calcio aggressivo. Qualche volta ci è mancata la tranquillità e mi riferisco soprattutto alle gare contro Inter e Milan. Ho detto ai miei giocatori di non guardare gli spalti, ma di pensare esclusivamente al nostro gioco. Inoltre ci sarà anche un arbitro tranquillo che non avrà condizionamenti. Abbiamo tutte le possibilità di esprimere in serenità il nostro gioco. Voglio grande aggressività in fase passiva per rubare subito il pallone e poi dobbiamo aumentare la nostra lucidità per impostare al meglio la manovra. Il Milan giocherà prima di noi? Non saremo condizionati perché abbiamo il dovere di essere concentrati al di là di questi ragionamenti».
L'ex tecnico della Samp ha già chiaro l'11 da opporre alla Roma: «Ormai il gruppo è compatto. Anche le alternative stanno funzionando e posso contare su di loro. Zuniga è un co-titolarissimo proprio come Yebda. Certo, chi ha giocato di più, ha maggiore tranquillità e sono più adeguati nell'affrontare queste gare. Abbiamo tante partite, quindi ruoterò molto, magari non tutti insieme, ma devo dosare le forze».
Poi non sembra felicissimo dell'impegno delle nazionali: «Erano stanchi, spero che possano recuperare le forze e vorrei ritrovarli in una forma accettabili. È una variabile che mi turba, si gioca di sabato e sono arrivati il giovedì mattina».
Finale dedicato al trio Hamsik-Lavezzi-Cavani: «È ovvio che se fanno bene, il valore economico dei nostri giocatori aumenta. Ma siamo ancora ai parziali. Il campionato non è ancora finito e quello che accade fuori dal campo non deve essere un motivo di distrazione».