«Penso che si giocherà sicuramente. Lo sciopero sarebbe una sconfitta per tutti. In primis per i giocatori». Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, risponde così alle domande sullo sciopero proclamato
«Spero che domenica prevalga il senso di responsabilità dei giocatori e si metta fine ad una rivendicazione che se paragonata alla realtà di chi non arriva alla seconda settimana del mese, assume caratteri inverosimili». Lo afferma in una nota Stefano Pedica, senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica. «Un eventuale sciopero da parte di chi può contare su stipendi da capogiro sarebbe irrispettoso nei riguardi di tutte quelle persone che si trovano in una condizione di precarietà, i quali hanno bisogno di manifestare e scioperare perchè senza lavoro o senza diritti , con tanto di figli a carico ai quali non riescono più a garantire un tenore di vita decoroso», continua Pedica. «Nel nostro campionato vantiamo giocatori di fama mondiale, faccio appello proprio alla loro professionalità ed alla sensibilità, che più volte hanno manifestato con gesti di solidarietà e beneficenza. Li invito, pertanto, invece di scioperare, ad adottare una famiglia di cassaintegrati a cui devolvere 1000 euro per un anno, questa sarebbe una lodevole iniziativa all'altezza della professionalità che ci dimostrano in campo», conclude Pedica.
«Come ricordato ieri dal presidente della Figc, Giancarlo Abete, serve un senso di responsabilità generale sui contenuti - ha ricordato il numero uno della Lega, Beretta - Trasferimenti coatti? Non abbiamo mai parlato di questo argomento, è stato coniato come slogan dall'Assocalciatori, non proposto dalla Lega, per evitare di entrare nel merito dei contenuti». Sull'ipotesi del commissariamento della Lega, come espresso nel parere dell'Alta Corte di Giustizia presso il Coni, Beretta ha poi voluto ricordare che si tratta di «un'ipotesi teoricamente possibile, ma solo nel caso in cui si verificasse una grave inadempienza da parte nostra. È evidente però che noi siamo sempre stati pronti a trattare, anche ad oltranza, e quindi decade anche il solo requisito iniziale». Nessuno sconto nemmeno sul punto relativo ai 'fuori rosa': «L'idea di escludere pregiudizialmente questo argomento da quelli che sono nel contratto collettivo non ha senso - ha puntualizzato Beretta -, se accettata questa linea potrebbe poi essere riproposta anche per gli alti punti della trattativa. Se poi qualcuno si alzerà pretestuosamente dal tavolo sarà chiaro chi non vuole l'accordo e chi farà violenza nei confronti della controparte e della stessa Federcalcio. Non si devono ripetere scorciatoie o capricci». Sullo sciopero dei giocatori di Serie A, proclamato dal sindacato per il prossimo weekend, Beretta ha ammesso di considerarlo ancora «un grave errore. Dobbiamo trovare un accordo moderno nell'interesse di tutti, anche dei calciatori. Mi sembra che oggi possano esserci delle premesse interessanti».
Ci sono anche da segnalare le parole del ct della Nazionale azzurra Cesare Prandelli: "Credo che si troverà una soluzione".




