Il ritorno dell'ex, Luca Toni è stato giallorosso per pochi mesi nella passata stagione e si appresta a vivere il ritorno all'Olimpico da avversario. Queste le sue parole:
CONTINUITA DI RISULTATI
A Roma andiamo per fare una bella partita, con la convinzione di esserci preparati bene e la voglia di portare in trasferta, dove abbiamo collezionato buoni risultati, le stesse prestazioni di quando giochiamo in casa. Sotto questa angolazione misureremo il nostro grado di crescita. Col Bari siamo stati bravi e fortunati. Oltre che dei pazzi a disputare il secondo tempo in quel modo in inferiorità numerica. Forse al Ferraris ci sentiamo più protetti, la nostra è squadra giovane e fare punti a Roma vorrebbe dire potenziare entusiasmo, morale, mentalità. Ho tanta voglia di fare gol e avrei pronta la dedica per una persona.
A ROMA BEI RICORDI
Sono stati sei mesi belli: ero arrivato nella capitale con tante motivazioni. Siamo stati protagonisti di una splendida rimonta sullInter e abbiamo cullato a lungo il sogno scudetto. Penso e mi auguro di aver lasciato un bel ricordo, prechè ho dato tutto quello che potevo e ci metto pure la doppietta proprio contro il Genoa. I messaggi che i tifosi della Roma ancora lasciano sul sito mi fanno pensare che sia così. Esultare dopo un gol non sarebbe mancanza di rispetto. Credevo che la società potesse fare qualcosa di più per trattenermi, le scelte vanno rispettate e le strade si sono separate. Sono felice di essere approdato al Genoa, il club che mi ha riempito di più attenzioni e calore. Tocca a me ripagarlo.
I PROBLEMI DELLA LUPA
So che non sta attraversando un bel momento e che ha qualche problema, ma pure la determinazione a uscirne. Saranno importanti le battute iniziali: troveremo una squadra ferita e proveremo ad approfittarne. Anche se dovrà scontare delle assenze, la Roma ha un organico di qualità e saprà sopperire. De Rossi e Vucinic sono due fuoriclasse e se non ci fossero sarebbe meglio per noi. Per supportare due punte nel calcio moderno, una squadra deve essere in grado di sobbarcarsi un certo lavoro. La scorsa stagione io e Totti, per diversi motivi, abbiamo avuto poche occasioni di coesistere.
TOTTI UN CAMPIONE
Non condivido certe prese di posizione degli ultimi tempi. Totti è un grande campione e non potrà mai essere di danno alla Roma perché la ama troppo. Io penso che sia diventato una prima punta nel corso della sua carriera e, quando sarà il momento, sarà il primo a capire e farsi da parte. Per uscire dallOlimpico con un risultato positivo, magari una vittoria, servirà dare il 110% e lottare su ogni pallone. Limportante è fare risultato, se poi riesco a fare gol e avvicinarmi al traguardo delle cento reti in serie A tanto meglio. Ne mancano solo due per apparecchiare le festa. Un peccato che la vendita libera dei tagliandi sia stata vietata ai nostri tifosi.
IL CALCIO UNA VETRINA
E stata unaltra brutta serata martedì per il calcio e non sta a me dire se ci siano dei colpevoli o meno. Il calcio è vittima di chi sceglie il suo palcoscenico mediatico, tutti dobbiamo crescere e promuovere i valori dello sport. Non penso che si possano definire tifosi i responsabili degli incidenti di Genova, può essere che ci siano delle dietrologie che non conosco. Non si può comportarsi così per una partita di pallone. Sono stato tre anni in Germania e ho visto stadi senza barriere, pieni e famiglie che trascorrevano il tempo nei ristoranti e nei bar all'interno prima e dopo gli incontri. Ecco, mi piacerebbe che anche in Italia fosse così. Abbiamo davanti agli occhi lesempio dellInghilterra.
GIOCO ED ECCITAMENTI
Un predecessore definiva il gioco di Gasperini eccitante per una prima punta? Consentitemi di dire che mi eccito per altre cose, mi piace però il modo di attaccare della nostra squadra e non vedo come non potrebbe. Quando un attaccante arriva a concludere in porta tre o quattro volte a partita, vuol dire che i meccanismi funzionano e lunica necessità è quella di buttarla dentro. Ci stiamo divertendo. La mia avventura con la nazionale? Mi sono già tolto un mucchio di soddisfazioni, ma alla nazionale non si può mai dire di no. Ho vissuto le migliori pagine della carriera in azzurro e auguro ai miei ex compagni ogni fortuna e successo.
(genoacfc.it)
"Vogliamo fornire una prestazione convincente anche fuori casa; è vero che lontano da Marassi abbiamo raccolto buoni risultati, ma il gruppo vuole anche riuscire a convincere sul piano del gioco come nelle partite casalinghe". E sulle difficoltà: "La Roma ha bisogno di punti e farà di tutto per vincere, senza pensare alla Champions che l'attende in settimana. Certo le probabili assenze di De Rossi e Vucinic potrebbero pesare per loro, ma hanno comunque molti campioni. Totti? E' la bandiera e non sarà mai un peso per la Roma". Infine, una battuta sulla Nazionale: "Con la maglia azzurra mi sono tolto molte soddisfazioni. Una chiamata? Se arrivasse sarei felicissimo, ma al momento penso a fare bene col Genoa".
Poi il bomber ha parlato dell'episodio di Marassi con la nazionale: "Martedì ha perso tutto il calcio e l'organizzazione che vi gravita attorno. Marassi e la gara Italia-Serbia sono state tenute in scacco da dei teppisti. Jankovic e Tomovic? Erano ovviamente dispiaciuti, come tutti noi.Il problema dell'Italia sono gli stadi, poco accoglienti e non alla portata delle famiglie. In Germania non è così, in tre anni non ho mai assistito a episodi di violenza: lì i bambini vanno al campo e si godono lo spettacolo con i genitori".
(primocanalesport.it)