Squadra in crisi. La Sensi vuole risposte

04/10/2010 alle 22:16.

«Siamo delusi quanto i tifosi». A lanciare il messaggio denso di autocritica è Bjarne Riise, dal suo blog. Con la sconfitta di ieri a Napoli, la Roma è ricaduta in quella crisi dalla quale sembrava aver dato segni di ripresa grazie alle vittorie con l'Inter in campionato ed il Cluj in Champions. Ranieri dalla gara del San Paolo si aspettava un altro passo verso la guarigione. Invece è arrivata la mazzata.

 

L'aria che si respira nello spogliatoio è pesante, qualcuno dall'interno la paragona a quella degli ultimi mesi della gestione Capello. «Stiamo attraversando lo stesso periodo nero di inizio stagione dell'anno scorso - è invece l'analisi di Riise - quando poi abbiamo cambiato faccia e lottato per il titolo fino all'ultimo». Il cambio di volto, come ha detto il norvegese, coincise però con l'intervento della società e l'addio di Spalletti. Che la stessa sorte possa toccare a Ranieri al momento è impensabile. Anche perchè non ci sono molte possibilità di sostituirlo con un tecnico di livello. Marcello Lippi, il cui nome è circolato, sembra deciso a non tornare in panchina.

Il gruppo ha però bisogno di una scossa. Sul banco degli imputati, intanto, è salita anche la preparazione estiva. Gli avversari corrono a velocità doppia rispetto alla Roma. E poi c'è la gestione di alcuni casi spinosi, come quello di Doni, che non è piaciuta a tutti nello spogliatoio. Diversi giocatori sono lontani da una forma accettabile, come Pizarro. Vucinic starebbe bene, ma non gradisce partire dalla panchina. Ultima, ma non meno intricata, la gestione di . Ranieri è nel mirino della critica perchè, dopo il confronto con il capitano nel post Inter, non sarebbe più in grado di sostituirlo. Così a lo ha lasciato in campo, anche se era stato proprio ad avviarsi verso la panchina, avendo capito che ci sarebbe stata una sostituzione. Insomma tante cose da mettere a posto, in fretta per non rischiare troppo. «Serve ritrovare lo spirito vincente ed io sono convinto che Ranieri riuscirà ancora una volta ad aiutarci in questa impresa». È la speranza di Riise, ma suona più come un atto di fede.

 

(ansa)