Cagliari-Inter, partita sospesa per qualche minuto per cori razzisti contro Eto'o

17/10/2010 alle 18:56.

Questa volta i buuh razzisti i sono stati zittiti subito. Tolleranza zero al Sant'Elia per gli ululati contro i giocatori di colore dell'Inter. E per la prima volta il calcio si è fermato. Pronti via, palla a Maicon che s'invola sulla destra, alla sua maniera. Non arrivano applausi, ma i primi, timidi, buuh. Passa un minuto e appena tocca palla Eto'o, dalla Curva Nord il rumore degli ululati razzisti è più forte. I

È appena il 3' e l'ottimo Tagliavento sospende la partita. Eto'o, sconsolato, confabula con l'arbitro e i due capitani, il rossoblù Conti e il nerazzurro Zanetti. È la prima volta, in serie A, che una partita viene fermata per cori razzisti, nonostante i nostri stadi domenicalmente propongano scene simili. Dagli altoparlanti del Sant'Elia lo speaker ricorda al pubblico che in caso di altri cori razzisti la partità verrà sospesa. Il resto dello stadio - stracolmo per l'atteso match con i campioni d'Italia e d'Europa - fischia la curva e applaude la ripresa del gioco, dopo un paio di minuti. Si riprende a giocare e fortunatamente non succederà più nulla. Ma ora il Cagliari rischia una pesante multa. Massimo Moratti allo stadio non c'era. Era stato lui, l'anno scorso a stigmatizzare quanto accaduto, sempre al Sant'Elia (20 settembre 2009) quando nel finale di gara sia Etòo ma soprattutto Balotelli erano stati bersagliati di buu dagli ultrà. Quel Balotelli che, quando giocava in Italia, spesso veniva preso di mira dalle tifoserie avversarie, soprattutto da quella juventina. «L'arbitro doveva sospendere la partita», tuonò il patron nerazzurro il giorno dopo. È successo con un anno di ritardo. Oggi a Cagliari c'era la sorella Bedy, che commenta: «Ha fatto bene l'arbitro a intervenire subito. Questo non succede spesso nei nostri campi. Noi dell'Inter purtroppo ci siamo abituati a questi ululati, ma è la prima volta che subito dopo l'inizio della partita l'arbitro prende una posizione così netta. Lo speaker ha ricordato le regole, che esistono e vanno rispettate. Fa piacere vedere che un arbitro applica le regole tempestivamente».

E mentre per l'allenatore del Cagliari, Pierpaolo Bisoli, che difende il «pubblico sardo sempre civile», forse si è trattato solo di fischi e non cori razzisti, Rafa Benitez - non abituato a certe situazioni in Inghilterra - sottolinea che «il fatto positivo è che il pubblico ha capito subito. E che si è pensato immediatamente al calcio». (ansa)