«Non credo di giocare». Scherza, sorride, annuisce, guarda Ranieri in segno di conferma o meno. Francesco Totti in mattinata ha risposto alle domande degli studenti di medicina dell'Università Cattolica di Roma ed è stata l'occasione per parlare del momento della squadra, del suo possibile rientro e della partita con l'Inter di sabato sera. La partita dell'anno, come l'ha definita Ranieri che adesso si troverà alle prese con il dubbio in attacco.
Il dubbio comunque è tutto incentrato sulla presenza, in campo, di Totti. Perchè che venga convocato è praticamente scontato. Anche se oggi proprio il capitano cercava conferme negli sguardi di Ranieri seduto al suo fianco, durante il convegno a cui hanno partecipato in mattinata. Nel caso dovesse partire dall'inizio sarebbe la prima volta con Toni. Oggi Totti non si è allenato con i compagni, ma solo perchè loro hanno lavorato mentre lui era all'università a rispondere alle domande degli studenti. «Io sono una cellula? Prima, ora sono un cellulino, presto però tornerò ad essere cellula e tornerò a disposizione di Ranieri». Sono le parole di Totti che ha usato paragoni bioligici per riferirsi alle sue condizioni attuali. Pronto per sabato? «Quella di sabato è una partita importante, che aspetta tutta Roma, o quasi...comunque è una partita molto importante ma noi siamo tranquilli». Lo assicura il capitano, come lo ha detto ieri Mexes e lo pensa Ranieri. «Non è una partita da farsi mettere la pressione addosso: se viviamo questa vigilia in maniera spasmodica, finisce che la 'toppiamò», diceva il francese, evidentemente molto a suo agio nel clima e nel gergo di Roma. La squadra - è il messaggio lanciato da Ranieri, quando svia su Inter e Milan le attese scudetto - non deve farsi prendere dall'euforia, non deve sentire troppo il peso di un impegno che è il più importante dell'anno. Oltre al ritorno di Totti, almeno nel gruppo, Ranieri in difesa recupera Juan che ha scontato un turno di squalifica con il Bologna. Dovrebbe tornare titolare al fianco di Burdisso.
(Ansa)