
RADIOPOWERSTATION - Nel corso della mattinata ai microfoni della trasmissione RomaCaffè è intervenuto Gaetano D'Agostino, centrocampista dell'Udinese ed ex giocatore della Roma.
Come procede il recupero dall'infortunio?
Sto recuperando, in un mese e mezzo dovrei tornare a
giocare. Non so ancora se sarò disponibile per il finale
di stagione o direttamente per la preparazione estiva.
Quest'anno 20 presenze ed un solo gol, una stagione un
po' diversa da quella passata in cui segnasti ben 11 reti.
Si, è una stagione un po' travagliata, dovuta a fattori
fisici e psicologici. Proprio nel momento in cui stavo
riprendendo alla grande mi sono fatto male nella partita
contro il Napoli. E' un'annata negativa ma è una cosa
normale nella carriera di un calciatore.
L'anno scorso avevi anche conquistato un posto in
Nazionale. Attualmente speri in un posto nella spedizione
azzurra diretta in Sudafrica?
La speranza è l'ultima a morire, però più passa il
tempo e più è dura. Dipende da quando recupererò
totalmente la condizione fisica e da quante partite
riuscirò a giocare. Al Mondiale vanno i giocatori che
stanno bene, ed io in questo momento non sto bene.
Sei passato dal ruolo di trequartista a quello di playmaker;
un ruolo interpretato da pochi giocatori in Italia. Un
giocatore di questo tipo farebbe molto comodo anche in
Nazionale.
Penso che l'intenzione del Mister Lippi era quella.
Un'ossatura composta da Pirlo e Daniele (De Rossi ndr),
che può coprire tutti i ruoli del centrocampo, e qualche
ricambio anche per le altre posizioni. Il mio obbiettivo era
ed è indossare la maglia azzurra, poi giocare o andare in
tribuna non è un problema, l'importante è far parte di
quel gruppo fantastico. Ripeto, la speranza è l'ultima a
morire.
Per chi tiferai in questa parte finale di campionato?
Sono stato 12 anni a Roma
nella lotta al vertice non posso
tifare né per l'Inter né per il Milan. Sabato
ovviamente è un altro discorso, è una partita importante
e tiferò Udinese. Per il finale di campionato spero che la
Roma riesca nella rimonta, con tutti i giocatori che ci
giocano e per come si è rialzata dopo un momento difficile
se lo merita.
Nella scorsa stagione sei andato a segno anche contro la
Lazio, hai provato un'emozione particolare?
Di per sé segnare all'Olimpico è già una grande
emozione, poi contro la Lazio
Segnare tanti gol (11 ndr)
per chi gioca nel mio ruolo è difficile, di conseguenza
ogni rete segnata è una grandissima emozione. Da un certo
punto di vista è anche controproducente perché poi la
gente si aspetta che un mediano o un centrocampista basso
continui sempre su quei ritmi.
Qual è il ricordo più bello che hai di Roma e della
Roma?
Sicuramente il Circo Massimo l'anno dello Scudetto. (2001
ndr) Una grande emozione fu quando entrai nel secondo tempo
al derby e segnò Totti su rigore. Esultò impugnando la
telecamera e anche negli spogliatoi a fine gara continuammo
a ridere e scherzare.
Come è stato giocare con un campione come Francesco Totti?
Penso sia il massimo. Ancora oggi viene votato come migliore
giocatore d'Italia. Quando stavo alla Roma sono spesso
stato indicato come sue vice anche se con con
caratteristiche ovviamente diverse, e questo è sempre
stato un onore per me.
Secondo te Lippi deve portare Totti ai Mondiali, se sta bene
fisicamente?
Se sta bene lo potrebbe portare, anche se, conoscendolo un
po' e dalle dichiarazioni che ha fatto, penso sia lui a
non volere tornare. Un po' per rispetto nei confronti del
gruppo che ha giocato in questi due anni di qualificazioni e
un po' anche per orgoglio. Se sta bene però perché non
andare..
Capello ha influito molto sulla tua permanenza a Roma?
Tante delle partite che ho giocato in maglia giallorosa le
ho giocate con Capello. Ha Roma si ricorda per lo scudetto e
per essere passato alla Juve senza, magari, avvisare.
Secondo me è l'allenatore più forte del mondo.
In futuro ci torneresti a Roma, alla Roma ovviamente?
Io non escludo nulla e non pongo limiti, ma penso che la
Roma a centrocampo sta già bene così.
Nella passata stagione sei stato accostato a molte squadre,
a fine stagione rimarrai ad Udine? Ti vedi in una grande
squadra?
Vedremo. In questo momento sto all'Udinese, e anche se
attualmente non posso aiutare i miei compagni sul campo il
nostro obbiettivo è salvarci. Ho un contratto con
l'Udinese, a fine anno tireremo le somme e riparleremo del
progetto.