Panolada spagnola (sventolio di fazzoletti bianchi) e maschere raffiguranti il designatore arbitrale Collina, scaricate dal web ed indossate da migliaia di spettatori: sono le due folkloristiche iniziative messe in atto dai tifosi azzurri all'inizio della partita Napoli-Inter per protestare contro i presunti torti arbitrali subiti, a loro giudizio, nel corso del campionato.
Per la verità le maschere con il volto di Collina avrebbero potuto essere molte di più, all'interno dello stadio, se le forze dell'ordine non le avessero sequestrate agli ingressi. Il testo unico di pubblica sicurezza impedisce, infatti, di mascherare il viso in luoghi pubblici. Moltissimi sono stati tuttavia coloro i quali hanno nascosto il ritaglio di cartone sotto i cappotti e le giacche a vento e sono riusciti a sfuggire ai controlli. L'iniziativa, lanciata su un sito internet dopo la sconfitta del Napoli ad Udine e le proteste per l'arbitraggio ritenuto dai tifosi sfavorevole agli azzurri, hanno consentito ad alcuni venditori ambulanti, pieni di fantasia e di fiuto per gli affari, di realizzare cospicui guadagni.
Tutto intorno allo stadio, infatti, le maschere di Collina sono state vendute al prezzo di un euro. Ma non sono state solo queste le iniziative straordinarie adottate stasera dal popolo del San Paolo. Infatti, in occasione della ricorrenza di San Valentino, la festa degli Innamorati, il club «Azzurre del Napoli» ha organizzato un lancio di palloncini azzurri e rosa prima dell'inizio della gara, per dare un tocco di allegria e di femminilità alla serata.
(ansa)
