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Dal momento critico della sua squadra alla prossima sfida con i giallorossi, passando per Antonio Cassano e Francesco Totti («un giocatore che può ricoprire qualsiasi ruolo, tranne il portiere»), il tecnico blucerchiato sprona i suoi in vista del posticipo.
Mister, la Sampdoria affronta la Roma con l'obbligo d'invertire la tendenza?
«Contiamo d'invertirla, ci mancherebbe altro. La settimana passata è stata difficile, sotto il profilo dei risultati e in questi giorni abbiamo cercato di capire cosa non ha funzionato, senza ..
Mister, la Sampdoria affronta la Roma con l'obbligo d'invertire la tendenza?
«Contiamo d'invertirla, ci mancherebbe altro. La settimana passata è stata difficile, sotto il profilo dei risultati e in questi giorni abbiamo cercato di capire cosa non ha funzionato, senza dimenticare quanto fatto prima. In questi giorni ho visto grande applicazione da parte dei ragazzi: col passare del tempo l'amarezza del derby ce la siamo lasciata alle spalle e ora dobbiamo ripartire».
Affrontare i giallorossi in forma può essere una difficoltà in più o un'opportunità da sfruttare?
«Affrontiamo una Roma carica, che ha vinto il derby, ma che sa di dover affrontare una squadra arrabbiata come la Sampdoria, che ha grande voglia di riscatto. Loro hanno vinto il derby nel finale, ma la Lazio ha giocato un'ottima partita. Ad inizio stagione i giallorossi hanno stentato, cambiando guida tecnica e ora appaiono in ripresa. A noi è accaduto il contrario, ma credo che nell'arco di una stagione un momento di appannamento sia fisiologico».
Cambierà diversi uomini rispetto alle ultime partite?
«Ho molte possibilità, che sto vagliando, anche se indipendentemente da chi scenderà in campo, la squadra cercherà di essere equilibrata e propositiva come nelle prime giornate. Aver recuperato pedine importanti come Semioli, mi permette di avere più scelta, anche per i cambi da effetturare a gara in corso».
Ai tifosi blucerchiati cosa si sente di dire?
«Le ultime tre partite hanno lasciato il segno, questo è indiscutibile. I nostri tifosi però sono intenditori di calcio, non dimenticano quanto è stato fatto prima e sanno che questa squadra darà sempre il massimo per onorare la maglia, cercando di non ripetere più prestazioni deludenti sotto il profilo agonistico e caratteriale. Con la Roma garantisco impegno e coraggio, per fare la partita e provare ad ottenere un risultato positivo».
Lei ha allenato la Roma. Dopo il Chievo, un'altra partita da ex.
«Del Chievo Verona mi sento un ex: lì ho vissuto molti anni, ho esordito in Serie A come allenatore e mi sono tolto molte soddisfazioni. Roma è stato un passaggio veloce, che sento decisamente meno come ex. Tuttavia è stata un'esperienza che mi è servita per crescere, dove ho conosciuto persone con le quali sono ancora oggi in ottimi rapporti».
Com'è cambiato Antonio Cassano da allora?
«Molto. All'epoca entrambi sbagliammo approccio. Nel frattempo, però è cresciuto, è maturato. Sono passati diversi anni, allora era un ragazzo, ora è un uomo e credo che qui alla Sampdoria abbia dimostrato di quanto possa essere decisivo».
Nella capitale, ha avuto il privilegio di allenare anche un certo Francesco Totti...
«Totti adesso fa il centravanti e lo fa con ottimi risultati, perché le sue caratteristiche glielo permettono. Credo che Francesco possa fare qualsiasi ruolo, tranne il portiere forse. Entrambi sono due grandi giocatori, con la differenza che Antonio ha cambiato diverse squadre, mentre Francesco è rimasto a Roma, dov'è nato. Se mi chiedete chi scelgo vi rispondo entrambi, perché sono due giocatori che giocano in ruoli differenti e potrebbero giocare insieme, come hanno già fatto in passato».
Il presidente Garrone è sicuro che la Sampdoria uscirà presto da questo momento. Lei?
«Io sono altrettanto convinto che la squadra reagirà nella maniera giusta e anche i ragazzi sono consapevoli che con il lavoro e la giusta serenità mentale potranno tornare ad esprimersi sui livelli già espressi ad inizio stagione, proprio a partire dalla sfida con la Roma».