
Le parole del tecnico del Bari Giampiero Ventura in vista della sfida contro la Roma di domani allOlimpico
Le dichiarazioni di Ventura al sito BARFORZALUPI.IT
Mister, si sta preparando ad una Roma con o senza il suo Capitano in campo?
Spero che Totti sia della gara, anche se per noi sarebbe sicuramente più difficile, dato che Francesco è uno dei pochi giocatori in circolazione capace di decidere da solo una partita. Ero a Genova quando realizzò contro la Sampdoria quel gol straordinario con un tiro al volo ad incrociare sul secondo palo; confesso che raramente mi accade, ma fui preso dallentusiasmo e mi alzai in piedi per applaudire. Lui è un bene prezioso del calcio italiano e mi auguro che possa tornare in Nazionale.
Non troverà come avversario il suo amico Spalletti.
Sono convinto che il tempo massimo di permanenza di un allenatore in una piazza sia di due o tre anni: il primo anno serve per porre le basi del lavoro; il secondo, che di solito è il migliore, è quello in cui si raccolgono i frutti. Luciano è stato bravissimo a lavorare per ben cinque anni a Roma, ottenendo risultati eccezionali.
Ora, il miglior gioco è quello del suo Bari.
Purtroppo abbiamo ottenuto meno di quello che abbiamo prodotto. Avremmo meritato almeno 4 punti in più. Il rammarico è soprattutto per la gara contro la Sampdoria.
A Roma sono annunciati almeno 8.000 tifosi baresi, un esodo che forse non ha precedenti nella storia biancorossa.
Lentusiasmo è quello di una piazza che ha iniziato la stagione tra problematiche e incertezze e che ora vede una squadra giovane giocare bene e ottenere risultati inaspettati. Ma, questo non deve far perdere di vista il nostro reale obiettivo, che resta la salvezza.
Per il mercato di gennaio la dirigenza biancorossa sembra guardare proprio in casa Roma: si fanno i nomi di Cerci e Guberti.
Sono due ottimi giocatori. Cerci è stato con me a Pisa: finché giocò, prima dellinfortunio, fu il miglior giocatore di quella serie B. Aveva, però, una squadra che giocava per lui. Nella Roma è diverso: è lui che deve mettersi al servizio della squadra. E, comunque, è ancora giovane, ha bisogno di qualcuno che gli faccia capire le potenzialità che ha a disposizione.