
Alla vigilia della sfida di San Siro contro il Milan (ore 20.45), mister Claudio Ranieri ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa di Trigoria.
Come stanno De Rossi e Vucinic?
Stanno bene, non si sono allenati per precauzione".
Doni è recuperato?
"E' recuperato e giocherà lui fin dall'inizio".
Contro questo Milan è meglio utilizzare Okaka o lasciare libero Vucinic di spaziare?
"Sono entrambi buoni giocatori con caratteristiche diverse. Bisognerà analizzare il tutto e poi deciderò".
Si è parlato di Montali per la dirigenza. Cosa ne pensa?
"Sono arrivato da un mese e non è giusto bocciare nessuno per adesso. Montali è stato dirigente alla Juventus, è una persona seria, capace, ma mi fermo qui. Io mi trovo bene con Conti, Pradè, Tempestilli, e non spettano a me le decisioni dei piani alti".
Che idea si è fatto delle difficoltà del Milan?
"Senza Kakà hanno dovuto reinventare il loro modo di giocare, ma è una squadra piena di campioni. Non mi fido del Milan come nessuno si fida della Roma".
Vucinic è in grado di tenere i 90' minuti?
"Lui saprà dirmi, come è successo contro la Fiorentina, quando non ce la fa più".
Totti non ci sarà.
No, non si sente ancora tranquillo, anche se non avverte dolore al ginocchio
Tra i convocati c'è anche Baptista. Come sta?
"Ha fatto una settimana di differenziato, poi si è aggregato alla squadra. Non è al massimo della forma ma vedremo".
Un giudizio su Faty.
"E' un giocatore giovane ed esuberante, ha molto da imparare e si applica. Questo è molto importante, ma devo dire che ha giocato anche perchè avevo pochi centrocampisti a disposizione. Lasciamogli il tempo di maturare, farà strada".
Juan non è convocato. Domani rivedremo Mexes in campo?
"Credo di si, l'ho visto bene in amichevole mercoledi. Juan sta facendo passi da gigante e vedremo se potrà rientare in Coppa o contro il Livorno".
Cicinho come sta?
"Per me ancora non è pronto, lo vedo ancora timoroso, gli ho parlato, deve essere più propostivo".
Come procede il problema dei campi?
"Dobbiamo aspettare che migliorino, speriamo che le radici attecchiscano e si attacchino al terreno".
Dopo un mese alla guida della Roma, si fida di questa squadra?
"Abbiamo avuto una buona continuità di risultati ma ancora dobbiamo lavorare tanto. Io mi fido moltissimo dei ragazzi ma ci sono dei tempi per assimilare determinati concetti. Questo è il momento dell'apprendimento".
La Roma arriva a San Siro senza giocatori importanti, come Totti. Sarà un test decisivo?
"Non è decisivo ma importante per vedere come possiamo proseguire in questo campionato"
L'assenza di Totti inciderà?
"Ovvio che mancherà Totti, ma voglio vedere come la squadra reagirà senza il suo capitano".
Su Totti avete stabilito un programma di recupero?
"L'abbiamo stabilito dopo Napoli e lo stiamo portando avanti. Si tratta del ginocchio operato e dobbiamo andare cauti".
Le hanno fatto piacere le parole di stima di Totti?
"Fanno piacere le parole positive, per quanto riguarda quelle negative anche io sono permaloso. Abbiamo sempre avuto un rapporto di stima con Totti".
Ha sentito le parole di Lippi e di Maradona?
"Io credo che gli allenatori debbano difendere a spada tratta il proprio gruppo, ma devono anche rispettare i tifosi che pagano il biglietto".
Convocherebbe Totti in Nazionale?
"Fatemi diventare prima l'allenatore della Nazionale e poi vi dirò".
Firmerebbe per un pareggio a Milano?
"Non firmo per niente, gioco per vincere, altrimenti me ne sto a casa".
Sulla questione Cannavaro.
"Dico solo che c'è stata una dimenticanza"
Qual è il metodo migliore di approccio con Menez?
"Se dico qualsiasi cosa vengo criticato, lui è un campione vero ma lo deve esternare, deve convincersi lui per primo di esserlo. Deve essere elegante e bello da vedere ma deve essere produttivo sia per se che per la squadra".
Senza Totti quanto perde la Roma?
Non so, speriamo solo che non perda...".
Da quando è alla guida della Roma, la squadra ha fatto 11 punti, uno in meno dell'Inter. Dove può arrivare questa squadra?
!Il potenziale c'è e lo conosco. La mia sfida è portare questa squadra ad essere quella di due anni fa. Quando ci sarò riuscito sarò molto contento. Voglio il massimo dai miei giocatori ed esigo il massimo anche da me stesso. La squadra si sta ritrovando, stiamo ritrovando il nostro percorso ma dobbiamo lavorare sodo."