Ranieri: "Voglio dei gladiatori in campo, servono cose semplici"

19/09/2009 alle 12:06.

Queste le parle in conferenza stampa di mister Claudio Ranieri, alla vigilia del delicato match contro la Fiorentina di domani sera alle 20.45 allo stadio Olimpico. Partendo dalle parole di Francesco Totti “Ranieri ci chiede cose semplici ma non le riusciamo ad attuare”. E' un'mpresa complicata?

Partendo dalle parole di “Ranieri ci chiede cose semplici ma non le riusciamo ad attuare”. E' un'mpresa complicata?

"Certo, altrimenti Spalletti non si sarebbe dimesso. Lui questa squadra la conosce benissimo ed eventualmente vedeva che non rispondevano più. Arriva un allenatore che chiede cose semplici, grinta, attenzione, personalità. Io chiedo l’ABC del calcio, non chiedo tante cose. Oppure non ce le hai, e allora il problema è caratteriale e bisogna stare attenti, perché il quadro si complica molto di più. Non chiedo molto, solo l’abc del calcio, non voglio portarli a pensare troppo. Chiedo le cose più semplici. Nient’altro".

Può essere un limite caratteriale?

"Mi auguro di no. La squadra deve essere maschia, se sono qui forse il meccanismo si è rottocome in tutte le cose che un inizio fatto di formazione, di ascesa, apoteosi e discesa. Spalletti avrà visto che un anno di discesa, che c’è stata e che non entrava nella testa dei giocatori. Il gioco con me sarà diverso, o perchè l’allenatore è diverso. Spalletti non c'è più adesso i ragazzi devono fare quello che chiede il nuovo mister, che sono cose che chiunque sa fare"

Ha qualche timore?

"No, sono convinto che i ragazzi con la voglia possono tirarsi fuori da questa situazione. Bisogna dare delle risposte a noi stessi e ai tifosi. Non è una situazione ne brutta né bella. Ma bisogna dare risposte a noi stessi e ai nostri tifosi. Non ci sono altre parole"

E’ pronto anche a qualche decisione forte?

"Io ho sempre detto che non ci sono titolari e riserve. Forse adesso qualcuno non risponde per cause di forma. C’è chi è in ritardo, chi non mi capisce. Io devo fare punti e mettere in campo dei gladiatori. Siamo a Roma, la gente vuole gladiatori, io chiedo questo"

Mexes lo è stato un gladiatore, ma ora sembra lontano dai tempi passati

"Non lo conosco bene. Forse è un momento, due anni fa era stupefacente ma sono convinto che può tornare ad esserlo, anche per riguadagnare la nazionale"

Julio Baptista che ha?

"C’è un problema fisico, spero che oggi ci sia un bollettino medico"

Perrotta sta bene? Giocherà?

“Se l’ho convocato rientra nelle possibilità. Non convoco chi non può giocare. I convocati stanno bene e sono pronti per scendere in campo”.



Si è affidato a qualcuno in particolare per far filtrare la propria idea?

“A tutti, mi affido ai giocatori di buona volontà, che vogliono uscir fuori da questa situazione. Chi riesce a capire il mio messaggio deve metterlo in pratica e aiutare chi non lo capisce. È semplice: lottare su ogni palla. Tutti riescono a capire questo messaggio”.



È possibile risolvere la situazione in pochissimo tempo?


“In pochissimo tempo non è semplice, nessun allenatore ha la bacchetta magica. Per far andare bene le cose tutti devono capire cosa va fatto. Poi si vedranno altre cose. Della gara di Basilea salvo il cercare di stare corti con la difesa alta. Determinati movimenti ci sono. Bisogna che tutti si mettano a disposizione per questo gioco”.

Per risolvere ha chiesto l’aiuto a e ?

"Io mi affido a tutti. A tutti i giocatori di buona volontà. Chi riesce a capire il mio messaggio migliorerà. Il mio messaggio è semplice: lottare su ogni pallone"

Domani ci sarà la : l'avversario giusto in questo momento?

"Lo sapremo soltanto dopo questo. E’ un avversario che sta in e quindi è arrivato davanti a noi, è un’ottima squadra tenuta su ottimi livelli da Prandelli. La è una buona squadra. Non sarà facile. Se dovessi salvare qualcosa della partita di Basilea, prenderei solo il cercare di stare corti con la difesa alta. Ma tutti si devono rendere disponibili a questo gioco"

Lei ha parlato di carattere. Lei vede la voglia di sacrificarsi? Come sono rimasti i giocatori dopo la sconfitta di Basilea?

"Loro sono contriti e mi auguro siano imbufaliti più dei i tifosi, sono loro che vanno in campo e lì si è fatta brutta figura. Il parlare non mi è mai piaciuto, aspetto sempre la risposta del campo, possiamo dire mille cose, non capisco questo, non capisco quest’altro, ma poi si parla sul campo. La voglia di sacrificarsi la vedo, cero ogni giocatore ha un suo grado. L’allenatore dà la spinta ma se qualcuno ha personalità bassa non potrà dare mai il 100%"

Quanto vale questa rosa in termini di classifica?

"Il vero valore di una squadra è quello che raggiungere in classifica. Spalletti ha fatto un lavoro fantastico. La Società ha fatto un capolavoro in questi anni. Ora però bisogna voltar pagina e farlo tutti insieme. Il valore attuale è quello che dice la classifica. Quando sono arrivato a Cagliari ancora parlavano di Gigi Riva. E stavano in C1"

Si aspettava così dura questa avventura?

"Certo,  altrimenti non c’è un cambio in panchina”.

Ha mai parlato con Spalletti?

"Ci ho parlato il giorno in cui ha salutato la squadra.

Il ruolo trovato da Spalletti a lei come lo vede?

"Spalletti ha trovato al soluzione di punta che non è una punta quando gli si sono fatti male tutti gli attaccanti. Voi ve lo ricordate bene, ha inserito tutti quei cursori che andavano senza palla ed è stata novità del calcio europeo. Quello non c’è più. è un giocatore atipico, un campione che può risolverti la partita in qualsiasi frangente, è un giocatore che ha quella qualità in più che ogni squadra di vertice deve avere. Deve cambiare un po’ il suo modo di giocare tutti sanno che viene incontro, anche i sassi. Deve cercare di fare altri movimenti. Che ora non gli sto chiedendo tanto, proprio perché voglio che faccia quello che sa fare, cercando di saper leggere la partita. Io gli dico alcune cose durante, prima e dopo la partita. Ma sempre rispettando la sua qualità di grandissimo giocatore e campione”

 

Nel disastro di Basilea mi sembra di aver visto che avete fatto nove volte il fuorigioco, contro una media che con Spalletti era di due, tre a partita. Segno che sta cambiando qualcosa?

“Lo hanno fatto subito molto bene, le cose che stiamo allenando le stanno facendo bene. Hi chiesto a tutti che come perdano palla inizino a pressare perché sono i primi difensori in qualsiasi parte del campo. E tutti gli altri devono capire come muoversi. Loro erano abituati a restare aperti nelle loro posizioni e questo non lo chiedo. Per quattro anni hanno pensato in un modo e adesso devono farlo in un altro. Ma pur nel disastro la squadra ha fatto bene. Perché nel primo tempo abbiamo subito un tiro in porta e ci hanno fatto gol. Ma soprattutto nel primo tempo la squadra meritava di più. Loro hanno fatto quello e il colpo di testa. Noi abbiamo avuto quattro palle per fare gol. Nel secondo tempo doveva esserci una grandissima reazione che non c’è stata. La squadra doveva fare molto di più e proprio all’87’ abbiamo preso il gol in contropiede. Ci può stare, perché negli ultimi minuti cercando di pareggiare prendi go ci sta. Quello che non va bene è che non abbiamo creato neanche la metà di quello che avevamo creato nel primo tempo”.



Che significa sperare in un bollettino medico su Baptista oggi?

“C’è un diritto alla privacy e io non parlo di queste cose. Ci sono i dottori, parlano loro”.



Posso chiedere se è vero che il giocatore ha chiesto di stare fermo due settimane?

“A me no”.



Ritiro pregara per la squadra: verrà applicato sempre?

“Lo applicheremo sempre. In Inghilterra ero abituato a non farlo perché lì si usa così. In Italia siamo abituati a farlo, accettiamo la legge italiana, siamo italiani, per cui…”



Ma è anche una scelta sua?

“In Italia si usa così e lo facciamo. Quando si gioca ogni tre giorni stare a casa può anche far bene, ma insomma, per il momento non vedo questa necessità”.