Ottimismo per Melo e Diego, assoluta incertezza per Grosso. Giornata interlocutoria in vista del big match all'Olimpico, in casa Juventus, in cui si intrecciano vicende sanitario-tecniche e di mercato. E non manca neppure questa volta il «pepe» dialettico incrociato tra Inter e Juve, con miccia accesa naturalmente da Mourinho.
Ferrara, dal canto suo, sembra tirare un sospiro di sollievo, perchè Felipe Melo e Diego si sono allenati regolarmente, sia pure in differenziato e sembrano proprio avviati a scendere in campo all'Olimpico contro la Roma domenica prossima. Due uomini fondamentali, in settori del campo diversi, per puntare a una vittoria di prestigio che lancerebbe i bianconeri nell'Olimpo del campionato dopo solo due, ma significative giornate. La difesa attuale della Roma consente all'attacco bianconero di sognare, ma il Totti di questo momento non autorizza altrettanto al reparto arretrato bianconero, apparso non proprio irresistibile con il Chievo, quanto a organizzazione e rapidità di posizionamento. In attacco, Del Piero, assorbito il mal di schiena, preme decisamente per esserci, ma il tecnico sembra intenzionato a confermare la coppia più in forma, Iaquinta e Amauri. Rispetto al Chievo, torna comunque disponibile un uomo fondamentale come Camoranesi, che prenderà probabilmente il posto di Tiago. Intanto èproseguito nel pomeriggio l'incontro tra Lione e Juventus per Fabio Grosso. Ieri l'arrivo del nazionale a Torino sembrava una formalità, ma i francesi hanno improvvisamente alzato il prezzo, sparando una richiesta di 4,5 milioni, ritenuta eccessiva dai bianconeri, perchè il giocatore ha 31 anni. Si tratta a oltranza, è un autentico braccio di ferro e non è detto che si concluda oggi. Grosso già accordatosi con la Juventus per un triennale da 2 milioni, sarebbe disposto a ridursi ulteriormente lo stipendio, per favorire la conclusione dell'affare. Se i bianconeri riusciranno a fare abbassare a tre milioni la quotazione del giocatore, con l«'aiutino» ulteriore del giocatore, potrebbero in sostanza spenderne circa due, non proprio il massimo per il diesse Secco, che avrebbe voluto prendere il terzino a zero, ma si accontenterebbe perchè Ciro Ferrara ha più volte caldeggiato l'acquisto di Grosso.