GASPORT - Piatto come lacqua del lago. Mancava una definizione come questa, nel canovaccio romano, ma Jérémy Menez è riuscito a colmare la lacuna. La prima stagione in giallorosso del giocatore francese è sotto gli occhi di tutti: doveva essere «rock», è stata invece un lento anni Trenta. Due gol appena, poi molta panchina e una discreta frequentazione dellinfermeria. Ha giocato 1267 minuti e a parte le due reti in campionato (Chievo e Catania), gli unici numeri che restano sono tre ammonizioni. Domenica Spalletti, infastidito dallatteggiamento molle del francese, gli ha preferito nel gioco delle sostituzioni Montella, un giovanotto di 35 anni.
Menez, benché escluso, non ha fatto una piega, come sempre. Ma piena di pieghe è la sua prima stagione italiana, che potrebbe finire con uno strappo: ritorno in Francia a tempo (prestito), o definitivo (cessione). Dipende dal mercato. Dipende soprattutto dai soldi: la Roma lo ha pagato 10,5 milioni di euro e non può rimetterci. Per questo, sembra più praticabile la prima soluzione: una stagione in prestito in Francia. A difesa di Menez, un particolare non da poco: nel giugno 2008 fu operato per guarire una pubalgia ed è arrivato a Roma quando non era ancora a posto.




