La banda-Allegri sogna l'Europa

09/05/2009 alle 19:00.

Nella classifica delle differenze, fra la stagione 2007-08 e quella attuale, il Cagliari è al secon­do posto con un clamoroso +14. Solo il Milan, ri­spetto all’anno scorso, ha fatto meglio. Anche per questa ragione, e per altre che cercheremo di spiegare, il campionato dei sardi è da considera­re decisamente positivo comunque vada a finire. La macchia delle 5 sconfitte consecutive a inizio campionato si è trasformata, paradossalmente, in un merito. Perchè Cellino ha saputo resistere al­la tentazione di esonerare il giovane e debuttan­te Allegri, perchè Allegri ha preso fiducia nel suo lavoro nonostante i continui rovesci e perchè la squadra ha seguito presidente e tecnico fino a sbocciare come un bel fiore di primavera.

Ci sono stati dei momenti, in questo campiona­to, durante i quali il Cagliari ha mostrato un gio­co di prima qualità. Il livornese Allegri, col suo

slang ardenzino, ha spiegato le meraviglie della sua squadra facendo lui un passo indietro e met­tendo i giocatori sul palcoscenico: « Se il Cagliari gioca così bene è perchè ha elementi di qualità».

Aveva e ha ragione. Ma quegli stessi elementi so­no stati organizzati molto bene dall’allenatore, che ha riscosso ampi consensi in tutta la serie A. La stupenda vittoria all’Olimpico contro la La- zio ( 4- 1) e quella clamorosa a Torino contro la (3-2) sono stati i colpi più belli di una squadra che punta sulla qualità pura del giovane e piccolo Cossu (6 assist), sulla potenza e i gol di Acquafresca, sulla sveltezza di Matri, sui guizzi di Jeda (è alto 176 centimetri e di testa ha segna­to più di tutta la serie A: 7 gol), sull’equilibrio di Daniele Conti e sulle iniziative di Fini che, arri­vato a un’età non più tanto tenera, ha raggiunto il livello più alto del suo rendimento. Fini (6 assist anche per lui) interpreta meglio di chiunque al­tro il calcio di Allegri: ha un buon passo, un’eccel­lente visione del gioco, sa sempre dove e come farsi trovare dal compagno e soprattutto sa come trovarlo. Cellino e Allegri hanno vinto poi la scommessa di Marchetti in porta e di una difesa che, se ci basiamo sui nomi, non dava grandi ga­ranzie.


Quella stessa difesa fino al 20 aprile mostrava con orgoglio una cifra importante: aveva subito appena 31 gol. Nelle ultime due giornate, invece, è andata in tilt, incassando 8 gol, tre a Genova contro la Samp prima del tracollo di Palermo do­ve è stata infilata per 5 volte. Ora però il Caglia­ri ha la possibilità di rientrare in corsa per l’Eu­ropa League, col secondo spareggio contro la Ro­ma, sesta in classifica e da cui è separato di soli 4 punti. Se vince, sarà lotta fino alla fine.