Totti si sente bambino....

11/04/2009 alle 10:47.

GASPORT - Gli occhi giusti, quelli della ti­gre, come Rocky contro Club­ber Lang. Glieli ha visti Spallet­ti, che riferisce: «Ci ho parlato, ha gli occhi giusti. In campo le prove sono state positive, anche se non ha calciato la palla. Totti vuole esserci». Gli occhi, ma il cuore soprattutto, grande così. In campo, nella vita, nei piccoli gesti, quelli che ci aiutano a vi­vere meglio, carezze in queste giornate così piene di dolore. Succede che Francesco entra in campo e comincia i giri di corsa con Vito Scala. Dalle sue parti, si allenano pure i bambini dei Giovanissimi, hanno undici e dodici anni. Lo chiamano, lo sa­lutano, qualcuno meno timido gli chiede «possiamo venire da te?». Basta un cenno d’assenso, «forza ragazzi», e in un secondo sono tutti attorno a Totti e corro­no con lui, corrono ma non guardano davanti, gli occhi so­no tutti per il capitano. Al ter­zo giro, si unisce il resto della Roma, ma il grosso dei bambini rimane addosso a Totti. Sono fe­lici, questo giorno lo ricorderan­no a lungo, eppure è nato tutto da un piccolo gesto.


Tristezza Ecco, se Rocky deve essere, il di ieri mattina è più quello che corre per le stra­de di Philadelphia con tutti i bambini della à. Gli occhi della tigre, d’accordo, magari quelli che aveva prima del rigo­re all’Australia, quando il Paese intero, anche i suoi detrattori, tifava per . Gli occhi, però, diventano tristi, basta pensarci un attimo in questi giorni, Fran­cesco è stato uno dei primi ad attivarsi per le vittime del terre­moto: gli appelli, le sue maglie all’asta, il malessere che si pro­va a giocare al calcio un giorno dopo i funerali e il lutto naziona­le.

Irripetibile Nel caso segnasse un gol — e sono quasi quattro anni che non segna alla Lazio —, non vi aspettate esultanze stra­ne, magliette celebrative, nien­te di tutto questo. Sarà tutto al­l’insegna della sobrietà. è acciaccato, ieri almeno il ginoc­chio faceva meno male, ci sarà, «voglio esserci», ha ribadito. Giocherà il suo 30° derby (26° in campionato), uno dei tanti primati stabiliti da questo ra­gazzo. Nel bene (per i romani­sti) e nel male (per gli avversa­ri), sarà un fenomeno irri­petibile. Lo sanno pure quei bambini che ieri se lo mangiava­no con gli occhi.