Dal primo cartellino rosso del 15 settembre 2005, quando Mexès si fece espellere nella prima partita di Champions League della stagione (contro la Dinamo Kiev), per una brutta entrata a gioco fermo su un avversario, ai tre turni inflitti per l'espulsione nel derby, arrivano a trenta le partite saltate da Philippe Mexes per squalifica tra campionato e coppe da quando, nella stagione 2004/05, ha iniziato ad indossare la maglia giallorossa. Quasi un campionato intero su cinque: nove cartellini rossi, ai quali vanno aggiunti gli stop per somme di «gialli» e i sei turni saltati per la squalifica imposta dalla Fifa in seguito alle irregolarità nel suo passaggio dall'Auxerre alla Roma. Sette le gare saltate dal francese per squalifica solo in questa stagione: prima di quella con la Lazio, lespulsione in Siena-Roma, ancora con Panucci, gli era costata 3 giornate di squalifica (scontate contro Inter, Udinese e Sampdoria); a queste si aggiunge la gara di ritorno contro la Sampdoria, dove è rimasto fermo per somma di ammonizioni.
In generale, la Roma ha collezionato ben 11 espulsioni in questa stagione: due a testa per Mexes, Panucci e Spalletti, oltre a quelle di De Rossi, Perrotta, Brighi, Motta e Taddei. Con questi numeri, la squadra giallorossa detiene il primato negativo in serie A, con una media cartellini rossi di 0.2 in casa e, addirittura, 0.4 fuori casa. Nei precedenti tre anni di gestione la Roma si era distinta per il primato ottenuto nella cosiddetta "Coppa Disciplina. Lo stesso Spalletti, che si era sempre distinto per la sua serenità, ha rimediato due espulsioni, a quattro turni di distanza luna dall'altra. La conseguenza è stata che, tra infortuni e squalifiche, la linea di difesa della Roma non è mai stata la stessa: un avvicendamento di giocatori incredibile, specialmente tra i centrali, dove si sono alternati addirittura in 8, De Rossi compreso. Tra espulsioni ricevute e giocatori squalificati per cumulo di ammonizioni nella stagione in corso, si arriva a quota 23 in 31 giornate giocate: vale a dire che ogni quattro partite giocate in 3 di queste sono state giocate senza un elemento per squalifica. Statistica che deve far riflettere in prospettiva. La forza dei nervi deve essere una virtùin particolar modo quando le cose non vanno sufficientemente bene. altrimenti c'è il rischio che vadano peggio...