Cento: "La famiglia Sensi ha fatto tanto, chi verrà dovrà essere all'altezza"

24/04/2009 alle 15:15.

THAO TV - Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio, sulle vicende societarie della squadra giallorossa si dichiara speranzoso che la famiglia Sensi resti al timone della squadra: “Bisogna seguire con attenzione gli eventi della società anche se a me, da tifoso, interessano più le vicende del campo rispetto agli assetti azionari. Personalmente sono tra le..

Sulla stagione della Roma dichiara: “E’ stato un campionato non positivo, a mio avviso ci sono stati degli errori di impostazione, di programmazioni, ci sono anche gli infortuni e la sfortuna che ha messo la Roma in condizione di perdere nelle partite decisive giocatori di rilievo. Una stagione non positiva che però può essere parzialmente rimessa in sesto se la Roma saprà in queste ultime gare portare a casa i punti necessari per la qualificazione in che, secondo me, è un obiettivo ancora raggiungibile”. Sui tanti infortuni aggiunge: “Gli infortuni spesso sono frutto di coincidenze negative, però credo che nella Roma ci sia stato qualcosa di più del fato. Quello che più mi preoccupa  è che di molti infortunati non si riesce a sapere in maniera chiara la diagnosi e i tempi di recupero. Credo che la Roma a fine gara dovrà fare un bilancio non solo del proprio assetto sanitario, ma anche delle condizioni fisiche di alcuni calciatori che evidentemente sono logori o comunque non in grado di reggere stagioni impegnative a livello di partite”. La gara di sabato sera sarà determinante per la qualificazione alla : “Per la Roma è una gara decisiva, un’eventuale sconfitta la porterebbe fuori dal quarto posto. A mio avviso i giallorossi hanno ancora un 30% di possibilità a condizione che si vinca sabato. Senza dimenticare che il non avrà vita facile a , con un derby ancora da giocare”.

E infine sul capitano: “Discuterlo è da incompetenti del calcio.   è evidente che ha subito condizioni sanitarie e di forma imperfetta, però quando è in campo, anche se non è al massimo della condizione, può fare la differenza”.