
ROMANEWS.EU - Trigoria, Spalletti non ha tempo di sorridere. Aquilani, Juan e Pizarro si sono allenati regolarmente con i propri compagni. Ma in attacco è scattato l'allarme: a fermarsi questa volta è Julio Baptista. Il brasiliano, colpito dalla febbre, è stato costretto ad abbandonare il Fulvio Bernardini. Dallo staff medico della Roma trapela, però ottimismo in vista di un suo recupero per la gara contro l'Udinese. Il tecnico di Certaldo, in ogni caso, rischia di trovarsi di fronte ad un vero e proprio rebus per il reparto avanzato: Vucinic e Totti, infatti, non hanno preso parte all'allenamento. Il Capitano sembra si stia puntando sul recupero per l'Arsenal. Anche la presenza del montenegrino è in dubbio per sabato. Con loro, assenti pure Perrotta e Cassetti, mentre Brighi ha lavorato in modo differenziato. Dopo una breve fase di riscaldamento, i giallorossi si sono concentrati su esercizi di circolazione palla. Quindi Spalletti ha diviso i suoi uomini in due gruppi. Con i gialli: Doni, Cicinho, Juan, Loria, Riise, Taddei, Pizarro, Aquilani. Rossi: Julio Sergio, Motta, Panucci, Diamoutene, Mexes, Tonetto, De Rossi, Montella. Le due squadre si sono dedicate alla parte atletica (articolarità e percorso fra gli ostacoli).
Dopo una breve fase di riscaldamento, i giallorossi si sono concentrati su esercizi di circolazione palla. Quindi Spalletti ha diviso i suoi uomini in due gruppi. Con i gialli: Doni, Cicinho, Juan, Loria, Riise, Taddei, Pizarro, Aquilani. Rossi: Julio Sergio, Motta, Panucci, Diamoutene, Mexes, Tonetto, De Rossi, Montella. Le due squadre si sono dedicate alla parte atletica (articolarità e percorso fra gli ostacoli).
Una ventina di tifosi hanno atteso, sotto la pioggia, l'ingresso dei giocatori fuori dai cancelli del Fulvio Bernardini. Tra questi uno svizzero con l'ombrello delle guardie pontificie.
Al termine dell'allenamento Christian Panucci si è confrontato con un gruppo di tifosi che lo attendevano all'uscita del centro sportivo di Trigoria. William 'Spadino' Betti, capo degli Ultras Romani, ha affrontato il difensore: "Christian, va bene metterci una pietra sopra, ma a noi le malelingue non ci piacciono. Perchè, nonostante il tuo grande amore, non si è potuti arrivare prima al confronto? Molti ragazzi della curva ti vogliono bene, ma noi ci siamo schierato contro di te. Questa città conta diversi milioni di abitanti, una grande parte era contro di te". Il difensore: "Ho sbagliato, mi sono chiuso dentro me. Non pensiate che ci sia stato bene in questa situazione. Però otto anni non si possono cancellare per un episodio". Il confronto è quindi entrato nel vivo: "Per difendere questi anni dovevi uscire allo scoperto - la replica del tifoso - Noi vi vogliamo compatti, altrimenti non si va da nessuna parte. Noi tifosi meritavamo rispetto. Se non fosse arrivato questo confronto sabato ti avrei massacrato con degli striscioni". Il difensore ha annuito: "Lo so, ho sbagliato. Ora però ho chiarito anche con voi, dopo averlo fatto con il mister. Continuerò a dare tutto, perchè amo questa maglia". Il dialogo si è concluso in modo sereno. Christian ha stretto le mani ai suoi interlocutori. Anche l'ultimo tassello, il rapporto con i tifosi che più lo hanno contestato, sembra tornato al suo posto.
INDISPONIBILI: Cassetti (lesione distrattiva di secondo grado a carico del bicipite femorale della coscia destra), Perrotta (lesione muscolare di secondo grado a livello dellileo-psoas).
DIFFIDATI: Aquilani, Mexes, Taddei, Diamoutene, Pizarro