SPALLETTI: "I nostri tifosi possono dare un contributo anche ai fini del risultato"

14/03/2009 alle 19:18.

Come di consueto Luciano Spalletti, in vista del prossimo match in cartello, incontra i giornalisti nella sala stampa di Trigoria. Nel pre-gara di Sampdoria-Roma tiene banco il bagno di folla di stamattina al centro tecnico Fulvio Bernardini con circa 5000 tifosi presenti. Oggi a Trigoria c’erano cinquemila tifosi. “Secondo me sono segnali importantissimi. Non solo per la squadra e per i miei giocatori, ma per il calcio in generale. I nostri tifosi meritano soddisfazioni pari all’amore che hanno per la Roma che manifestano quotidianamente. E oggi forse è il segnale più evidente. E’ da questi comportamenti, da queste prese di coscienza, che si riesce a mettere a posto le cose nel nostro calcio. Arrivare con più tranquillità ad alcune situazioni può dare un contributo importante ai fini del risultato”.

Oggi a Trigoria c’erano cinquemila tifosi.

“Secondo me sono segnali importantissimi. Non solo per la squadra e per i miei giocatori, ma per il calcio in generale. I nostri tifosi meritano soddisfazioni pari all’amore che hanno per la Roma che manifestano quotidianamente. E oggi forse è il segnale più evidente. E’ da questi comportamenti, da queste prese di coscienza, che si riesce a mettere a posto le cose nel nostro calcio. Arrivare con più tranquillità ad alcune situazioni può dare un contributo importante ai fini del risultato”.

A Genova ricomincia la corsa verso il quarto posto. Corsa difficile? Quale avversaria diretta merita più rispetto?

“Siamo nelle condizioni di poter centrare quelli che erano i nostri obiettivi di partenza. Dobbiamo essere fiduciosi, al di là dell’amarezza che abbiamo dopo l’eliminazione dalla . Rientrando negli spogliatoi e tentando di commentare il momento, ho detto ai giocatori che non rimpiangeremo il risultato, ma rimpiangeremo sempre quei momenti dove non abbiamo avuto il coraggio di osare. E noi questo l’abbiamo fatto. Per cui non devono avere nessun rammarico. La forza dimostrata in quella partita lì ci deve servire come carica. Dobbiamo essere bravi di riproporlo nelle partite successive. Se ci riusciremo - anche se abbiamo a che fare contro avversari fortissimi tipo , e Lazio – non ci saranno problemi sicuramente. Dobbiamo interpretare tutte le partite come quella con l’. Come se fossimo ancora in , cioè dobbiamo giocare tutte le partite come se ci dovessimo qualificare ai quarti di . Mancano undici gare, si potrebbe dire gli “undicesimi di ”, per dare un senso più corretto a questa allusione”.

Tante assenze per l’ennesima volta. Cosa si dice ad una squadra che deve scendere in campo così?

“Abbiamo sempre detto di avere una rosa folta come numero di calciatori, anche se ora qualche problemino numerico c’è. Quelli che hanno giocato di meno devono evidenziare in questi momenti qui che la fiducia riposta nei loro confronti è stata giusta. La squadra può ambire a un risultato importante anche contro un avversario difficile come la Samp”.

Da questa eliminazione esce una Roma più forte?

“Da questo risultato ne esce una squadra che ha evidenziato di avere dei valori e una forza. Sia a livello individuale che di collettivo. Non deve turbarci quello che è un risultato, dobbiamo superare l’amarezza di un risultato negativo. Bisogna dare forza a quelli che sono i valori. Nel calcio bisogna imparare a dribblare, a tirare a difendere, ma bisogna imparare anche a perdere. Cioè uno si rende conto di quello che ha fatto, prende atto di quello che è successo e poi riparte. La serenità può dare un contributo notevole per far girare a favore l’episodio. Capiterà anche a noi di girarci a favore l’episodio. Se ci facciamo trovare pronti, sereni e fiduciosi il risultato può pendere dalla nostra parte”.

Lei non crede che la stanchezza fisica accumulata nella partita contro l’, possa influire negativamente già dalla gara di domani?

“Io credo che loro si basino sul ragionamento che ho fatto un minuto fa e diano forza a quei concetti. Perché quelli sono i concetti giusti, gli altri sono sbagliati”.

Questo quarto posto è raggiungibile veramente? Lei ci crede?

“Vuole che lo ridica? Parlavo di quarto posto quando eravamo una ventina di punti distanti dal quarto posto. Ho sempre detto così, sia a voi che ai calciatori. Abbiamo le potenzialità e dobbiamo assolutamente crederci”.