GASPORT - Cori da stadio e entusiasmo alle stelle per il Milan a Fiumicino, ma soprattutto eccitazione, quasi al limite dell'isteria collettiva, alla vista di David Beckham. Si è svolto così l'arrivo della squadra rossonera nello scalo romano. Sbarcati poco dopo le 13 da un Boeing 777 della Emirates proveniente da Dubai, i giocatori, attesi già al gate di arrivo dalle forze dell'ordine e da alcuni operatori aeroportuali tifosi rossoneri a caccia di autografi e foto ricordo, hanno calamitato su di sè l'attenzione degli altri passeggeri in transito.
TIFOSI - Ma gli obiettivi di tutte le macchine fotografiche erano puntati su David Beckham, giubbotto di pelle nera, pantaloni dello stesso colore e, a differenza degli altri compagni di squadra, una sciarpa di raso scura al collo. Per tutto il percorso all'interno e all'esterno dell'aerostazione, dove invece erano schierate troupe televisive, fotografi e decine di supporters rossoneri, Beckham è stato il più bersagliato dai flash delle macchine fotografiche del centinaio di tifosi presenti. Bechkam, entrato ora anche nelle figurine Panini, ha mandato letteralmente in visibilio i numerosi tifosi, ma soprattutto donne e ragazzine.
RESSA - L'arrivo del Milan si è di fatto tramutato in una vera e propria ressa all'uscita con i giocatori che, scortati da polizia e carabinieri, hanno fatto fatica a raggiungere il pullman che li aspettava all'esterno del terminal. Applausi e cori di incitamento hanno quindi accompagnato il Milan per tutta la durata del breve transito in aeroporto, durato, dal momento dell'arrivo, una trentina di minuti e durante i quali i giocatori non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali.
PARLA LALAS - "Se fossi ancora il general manager dei L.A. Galaxy avrei paura di perdere David Beckham". Ad affermarlo è Alexi Lalas, secondo cui l'inglese potrebbe anche decidere di non tornare più a giocare negli Stati Uniti. "David deve fare la cosa che sente più giusta per la sua carriera", sostiene l'ex difensore del Padova che, nel 2007, condusse la trattativa per l'ingaggio del giocatore, ora sotto contratto fino al 2012. Semplice la teoria di Lalas. "Credo che David voglia fare bene con i Galaxy ma hai solo una carriera a disposizione - ha detto l'ex giocatore alla Bbc -. L'esperienza al Milan gli sarà molto utile a livello personale, mentre restano tutti da scoprire i vantaggi per il club che gli paga gran parte dello stipendio". Calcio ad alto livello e lusso sarebbero le voci a cui è difficile rinunciare. "Sta giocando nel club migliore al mondo con una rosa incredibile di talenti, e in un ambiente ricchissimo. Deve essere difficile poi rinunciare a tutto questo...E nel caso di addio, anche i Galaxy sopravvivranno senza David Beckham. Spero comunque che torni rivitalizzato dalla esperienza italiana", ha concluso Lalas.




