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Ancelotti: "Credo che tutta la squadra sia contenta dell'arrivo di Beckham"

12/01/2009 alle 00:11.

SKY SPORT - Al termine del confronto dell’Olimpico, finito 2-2, ai microfoni di Sky il tecnico del Milan Carlo Ancelotti. Cosa vi siete detti alla fine con Spalletti? “Mi ha chiesto se ero contento della partita”. Contento? “In parte si. E‘ una partita dal bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno. La parte si, riguarda il secondo tempo, la qualità, la velocità, soprattutto in fase d’attacco. Il bicchiere mezzo vuoto, riguarda il primo tempo, giocato con troppa lentezza, poco movimento, ricevendo molto la palla sui piedi. Questo era sicuramente negativo per noi”.

 

 

Cosa vi siete detti alla fine con Spalletti?

“Mi ha chiesto se ero contento della partita”.

 

Contento?

“In parte si. E‘ una partita dal bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno. La parte si, riguarda il secondo tempo, la qualità, la velocità, soprattutto in fase d’attacco. Il bicchiere mezzo vuoto, riguarda il primo tempo, giocato con troppa lentezza, poco movimento, ricevendo molto la palla sui piedi. Questo era sicuramente negativo per noi”.

 

Come mai la scelta di giocare con tanti palleggiatori e senza un incontrista?

“Beckham ha dimostrato, nei pochi giorni che è con noi, di essere un giocatore tatticamente molto intelligente, con molto equilibrio. Quindi, ho optato per questa scelta, sapendo che lui aveva fatto molto bene, che stava molto bene anche fisicamente. Si è allenato con molta serietà. Un piccolo premio, per un giocatore che è entrato molto bene nel nostro gruppo”.

 

Crosso bellissimi di Beckham, ma non c‘è uno stoccatore nel Milan, in attesa di Borriello.

“Noi abbiamo bisogno di Borriello in determinate partite, in determinate situazioni. Adesso giochiamo in maniera diversa, ma credo anche che Pato sta diventando un attaccante di straordinaria qualità. Quindi, in questo momento ci godiamo Pato e cerchiamo di sfruttarlo al meglio”.

 

Ronaldinho continua ad andare a sprazzi

“Credo che in questo momento, in questa partita soprattutto, gli avevo chiesto di giocare in posizione più accentrata e lui si deve abituare a questa nuova sistemazione sul campo. Predilige giocare più largo ma gli avevo chiesto un sacrificio, di giocare più in mezzo, per tenere di più il controllo della palla. Nel primo tempo ha faticato, come tutti. Nel secondo, l’inizio lo ha fatto molto bene anche lui”.

 

Un’occasione persa in chiave scudetto?

“E’ chiaro che era importante vincere per avvicinarci. Comunque, è un risultato positivo. E’ una partita che mi fa guardare al futuro con ottimismo. Con questa squadra si può lavorare perché, è vero che c’è tanta qualità, ma avere maggiore sacrificio da parte di tutti può far venir fuori una cosa bella”.

 

Come si spiega il primo tempo?

“Si spiega con il fatto che forse tutti pensiamo che abbiamo tanta qualità e di metterla in evidenza con un possesso che, però, troppo statico. La palla l’abbiamo tenuta, ma l’abbiamo tenuta solo per far fare il contropiede alla Roma. Il secondo tempo è stato diverso. Con il possesso fine a se stesso, tanto per tener la palla, si gioca solo per prendere il contropiede”.

 

Flamini non ha giocato: cosa non la convince?

“Devo dire che è uno dei centrocampisti che ha giocato di più. Quindi, la considerazione è tantissima ed è legata solamente ad un determinato di tipo di scelta, ad un determinato tipo di atteggiamento, che volevo dare alla squadra, puntando molto sulla qualità. Avrà tante opportunità di giocare. Non è che non mi convince. Flamini mi convince, ha determinate caratteristiche e sarà utilizzato, come lo è stato nelle partite precedenti”.

 

Può far storcere il naso a qualcuno il fatto che uno come Beckham,che rimarrà poco al Milan, arriva e gioca subito?

“Credo che tutti sono contenti dell’arrivo di Beckham, perché è arrivato, e non smetterlo mai di dirlo, un grande professionista, che lavora con serietà, con impegno, che si gioca il posto con gli altri, solo per due mesi, lo sanno tutti. Però, se merita di giocare,per conto mio Beckham deve giocare. Non credo debba essere penalizzato solo per il fatto che sta qui due mesi”.

 

Come mai ha deciso di farlo giocare dall’inizio?

“Ho parlato con il giocatore, gli avevo comunicato che avevo intenzione di farlo giocare. Abbiamo deciso insieme di tenere un profilo basso, di non comunicarlo, per evitare una pressione eccessiva sulla sua prestazione, sulla sua partita”.