Terlizzi minaccia, la Procura lo indaga

18/12/2008 alle 11:33.

IL ROMANISTA (RICCARDI) - «Totti resta un avversario come gli altri, forse andrà picchiato un po’ di più». Per questa frase (o, se preferite, minaccia), resa ieri alla Gazzetta dello Sport, Christian Terlizzi, difensore del Catania, ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità (Andy Warhol non parlava a vanvera...). Ma ora dovrà rispondere nelle sedi opportune. «Francesco è in ottima forma - ha detto alla Rosea - ed è un grande campione, ma rimane un avversario come tutti gli altri. Forse andrà picchiato un po’ di più. Sarà una gara molto dura, loro vengono da una lunga striscia positiva, ma noi vogliamo tentare di prenderci i tre punti per rifarci delle sconfitte nella doppia trasferta contro Catania e Fiorentina».

La Procura Federale ha aperto un’indagine e intende andare fino in fondo, un tesserato non può parlare in questi termini e per di più intimidire un collega. Fa niente se poi lo stesso Terlizzi ha corretto il tiro, intervenendo a Radio Incontro e in serata a Sky Tg24, smentendo tutto: «La mia frase era solo una battuta da bar – le parole dell’ex centrale del Palermo -, volevo far capire quanto sia imprevedibile e forte un giocatore come Francesco, che per me rimane uno dei tre calciatori più forti in circolazione. La mia frase è stata strumentalizzata, come si dice in gergo "ci vorrebbe una fucilata", ma scherzavo, il giornalista l’ha pompata. Spero che con questa mia precisazione il caso venga ridimensionato, anche perché di caso non si può parlare. Sono romano (è nato a San Basilio, ndr) e romanista e, oltretutto, ho ancora a casa una zolla di campo che mi sono portato via il 17 giugno del 2001, perché ero presente allo stadio». Come al solito, la colpa è del cronista di turno che riporta fedelmente una dichiarazione, non di chi confonde un’intervista a un quotidiano nazionale con una chiacchierata informale tra amici davanti a un caffè.