IL ROMANISTA (RICCARDI) - «Totti resta un avversario come gli altri, forse andrà picchiato un po di più». Per questa frase (o, se preferite, minaccia), resa ieri alla Gazzetta dello Sport, Christian Terlizzi, difensore del Catania, ha avuto il suo quarto dora di celebrità (Andy Warhol non parlava a vanvera...). Ma ora dovrà rispondere nelle sedi opportune. «Francesco è in ottima forma - ha detto alla Rosea - ed è un grande campione, ma rimane un avversario come tutti gli altri. Forse andrà picchiato un po di più. Sarà una gara molto dura, loro vengono da una lunga striscia positiva, ma noi vogliamo tentare di prenderci i tre punti per rifarci delle sconfitte nella doppia trasferta contro Catania e Fiorentina».
La Procura Federale ha aperto unindagine e intende andare fino in fondo, un tesserato non può parlare in questi termini e per di più intimidire un collega. Fa niente se poi lo stesso Terlizzi ha corretto il tiro, intervenendo a Radio Incontro e in serata a Sky Tg24, smentendo tutto: «La mia frase era solo una battuta da bar le parole dellex centrale del Palermo -, volevo far capire quanto sia imprevedibile e forte un giocatore come Francesco, che per me rimane uno dei tre calciatori più forti in circolazione. La mia frase è stata strumentalizzata, come si dice in gergo "ci vorrebbe una fucilata", ma scherzavo, il giornalista lha pompata. Spero che con questa mia precisazione il caso venga ridimensionato, anche perché di caso non si può parlare. Sono romano (è nato a San Basilio, ndr) e romanista e, oltretutto, ho ancora a casa una zolla di campo che mi sono portato via il 17 giugno del 2001, perché ero presente allo stadio». Come al solito, la colpa è del cronista di turno che riporta fedelmente una dichiarazione, non di chi confonde unintervista a un quotidiano nazionale con una chiacchierata informale tra amici davanti a un caffè.