
IL ROMANISTA (BOVAIO) - Duecentotre giorni sono tantissimi, in pratica sei mesi e mezzo. Duecentotre giorni sono esattamente quelli che erano passati dallultima volta in cui la Roma era tornata da una trasferta senza gol al passivo prima del viaggio di ieri a Lecce. Era il 4 maggio, terzultima giornata del campionato passato, che si doveva chiudere con lo scudetto giallorosso e che, invece, finì con lInter trascinata sul podio da aiuti e aiutini che hanno fatto epoca. Quel giorno la Roma passò a Genova contro la Sampdoria, che resse lo 0-0 fino ad un quarto dora dal termine, quando Panucci dette il via alla goleada romanista.
Finì 3-0, come ieri a Lecce, in una sorta di rievocazione del Ricomincio da tre di troisiana memoria. Poi ci fu lamara Catania (1-1), dove la Roma fu illusoriamente Campione dItalia per un bel po di tempo e il pessimo inizio di questo campionato, in cui di trasferte, fino a ieri, i giallorossi ne avevano giocate 6 con 5 sconfitte e il
maledetto e incredibile pareggio di Bologna. A Lecce, finalmente, la storia è cambiata e dopo i 13 gol subiti in
quelle 6 gare (con appena 4 allattivo) la Roma è anche riuscita a chiudere i 90 lontani dallOlimpico con la porta inviolata. E poco conta che il Lecce non vince dal 2-0 al Cagliari dello scorso 28 settembre, visto che in casa finora non aveva mai perso (2 vittorie e 4 pari) e aveva subito solo 5 gol, meno del doppio di quelli che
ha preso ieri dalla Roma. Forse il derby ha cambiato veramente la storia stagionale di questa squadra, che mercoledì sarà attesa da unaltra trasferta decisiva, quella sul campo del Cluj, in Champions. Ma in questa competizione la Roma ha già vinto fuori casa, a Bordeaux, nel periodo peggiore della sua stagione, che stavolta speriamo sia definitivamente alle spalle.