CAGLIARI-ROMA: le pagelle. TSIMIKAS e GHILARDI "Naufraghi sull'isola" 4,5 e 4 - SVILAR "Il baluardo non basta" 7,5 - GASPERINI "Tra errori e rabbia" 5

07/12/2025 alle 17:42.
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LAROMA24.IT (Dario Bersani) - Se perdi col Cagliari in piena crisi e il migliore in campo (strano) è il tuo portiere, significa diverse cose. La prima: che la sconfitta col Napoli ha lasciato strascichi. Mentali e fisici, oltre alle inevitabili conseguenze di classifica. La Roma senza uno straccio di tiro in porta, segna ancora il passo contro un avversario più cattivo, reattivo e organizzato. L’espulsione contestata e controversa di Celik all’inizio del secondo tempo ha ovviamente messo la partita su un piano inclinato, lasciando a Gasperini parole che hanno il sapore acre del rammarico. Ma Caprile è senza voto e il secondo e molto più grave rovescio consecutivo mette ora la Roma di fronte alle sue responsabilità, prima di affrontare nell’ordine Celtic, Como e Juventus. Per dimostrare che in campionato non era solo un fuoco di paglia. Per ripristinare l’entusiasmo perduto, insieme a quel vigore che anche oggi non si è visto. A festeggiare è il Cagliari, che torna ad esultare dopo 79 giorni.

SVILAR 7,5 - Attento su Esposito nel primo tempo, dove osserva vigile solo rischi potenziali. Nella ripresa avverte subito l’aria che cambia. Strepitoso in uscita su Obert e poco dopo, quando concede il bis su Folorunsho e si arrende solo al forte diagonale di Gaetano.

MANCINI 5,5 - Ingaggia duelli a tutta fisicità con Borrelli ed Esposito. Le prende e le dà. Ma la versione Highlander di oggi non era granché.

NDICKA 5 - Dopo sette minuti rimedia in modo provvidenziale su Borrelli dopo un grottesco scivolone. Appare irriconoscibile, rispetto al marcatore implacabile di qualche settimana fa. Come spesso capita, chiude da centravanti e fa malinconia.

HERMOSO 6 - Esegue il compitino senza eccessive sbavature quando la temperatura era ancora sotto controllo. Lo spagnolo è il meno peggio della retroguardia, nonostante il vero miracolo sia stato quello di terminare la gara senza rosso. In quel finale da rodeo, dimostra di tenerci più di altri.

CELIK 5 - Si propone, accompagna senza troppo successo nel primo tempo. Il primo episodio cruciale del match lo condanna, quando atterra Folorunsho alle porte dell’area di rigore diventando il protagonista negativo dopo essersi immolato per coprire responsabilità di almeno altri tre compagni assopiti.

KONE 5,5 - Lento e svagato, a parte un paio di palle rubate. Abulico. Da lui è doveroso aspettarsi molto di più.

CRISTANTE 5,5 - Si abbassa sulla linea dei difensori ma conferma di avere le pile scariche. Dal 62’ EL AYNAOUI 5,5 - Combina poco e niente.

TSIMIKAS 4,5 - Rientro in squadra semplicemente orribile. Fa rimpiangere Wesley, ma anche l’Ashley Cole in pensione. Il confronto con il ventenne Palestra è oltre i confini dell’impietoso. Mezzo voto in più per un intervento difensivo in acrobazia. Impacciato e nocivo. Dal 73’ GHILARDI 4 - Riesce a sbagliare praticamente tutto. La sua entrata è una iattura e decreta la sconfitta giallorossa. Tremebondo.

SOULE 5,5 - Nella prima mezzora vivace procura allarme costante con i suoi movimenti stilisticamente inappuntabili quanto poco incisivi. Alla lunga (neanche troppo) svanisce. Dal 62’ DYBALA 5,5 - Un paio di giocate ed uno stop elegante, poi si eclissa rapido senza lasciare traccia.

PELLEGRINI 5 - Superfluo. Con sprazzi di rara inutilità. Dal 62’ FERGUSON 5,5 - Prova a far respirare i compagni con qualche sponda. Non tira mai.

BALDANZI 5,5 - Va a pressare tutti, dura qualche minuto di apprezzabilissimo fumo.
Poi finisce la benzina e va come sempre. Sacrificato dopo il rosso a Celik, lascia il campo confermandosi la quintessenza della onorevole impotenza. Dal 53’ RENSCH 5,5 - Entra a destra e finisce a sinistra almeno tamponando l’emorragia.

GASPERINI 5 - Scelte non premiate e - quando ci mette le mani - la situazione peggiora di brutto. Ghilardi su Palestra è un abominio concettuale che nulla c’entra con il suo repertorio di eccellente allenatore. La sua Roma non segna mai e - purtroppo - anche i pochi gol subiti cominciano a pesare tanto.