
A 29 anni, dopo aver detto addio lo scorso agosto al calcio giocato, Jakub Jankto ha raccontato la sua nuova vita e le scelte che lo hanno portato a ritirarsi in una lunga intervista al Corriere della Sera. L'ex centrocampista, primo calciatore di livello internazionale a fare coming out durante la carriera, ha ripercorso le tappe fondamentali del suo percorso, riservando parole di grande stima e affetto per Claudio Ranieri.
L'ex tecnico della Roma, che lo ha allenato sia alla Sampdoria che a Cagliari, è stato una figura chiave per lui. "Abbiamo un rapporto speciale, ma mi massacrava sul campo", ha scherzato Jankto, per poi aggiungere: "Mi ha fatto giocare, crescere, con lui ho indossato la fascia di capitano della Samp: un grande onore".
Jankto ha poi ricordato il grande supporto ricevuto dal tecnico dopo il suo coming out. Alla domanda su una frase di Ranieri ("Non avrò bisogno di proteggere Kuba dagli idioti che ci sono in giro, perché lui è forte dentro"), ha risposto: "Quando il tuo allenatore dice una cosa così ti dà un bell'aiuto. Aveva ragione: dal coming out erano passati due anni e dentro di me avevo una forza nuova".
(corriere.it)