Poyet (ex ct Grecia): "Sorpreso dal trasferimento di Tsimikas alla Roma. È perfetto per Gasperini"

07/09/2025 alle 10:20.
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TELE RADIO STEREO - Gustavo Poyet, ex commissario tecnico della Grecia, ha rilasciato un'intervista all'emittente radiofonica e tra i vari temi trattati si è soffermato sul trasferimento di Kostas Tsimikas alla Roma. Ecco le sue dichiarazioni.

Mister Poyet, lei ha allenato Tsimikas in nazionale, quindi lo conosce bene: il suo trasferimento alla Roma l’ha stupita?
Si, mi ha sorpreso il passaggio di Tsimikas alla Roma, perché stava molto bene al Liverpool, ma forse ha pesato l’alternanza, il non giocare spesso. Ne avevamo parlato in Nazionale, quando allenavo la Grecia, appena lui firmò il rinnovo contrattuale coi Reds. Immagino che la Roma lo avrà convinto, magari parlando con l’allenatore, sarebbe veramente interessante capire come i giallorossi gli abbiano fatto cambiare idea“.

Che impatto può avere Kostas in Serie A e nella Roma?
Non ho seguito molto la Roma, però, dalle informazioni che ho preso, so che gioca con 3 difensori. Il tema cardine è quanta possibilità abbia Tsimmy, io lo chiamo così, di giocare a tutta fascia, fare l’esterno a tutto campo, avendo quella libertà di partecipare e di spingere perché sa che ha un difensore alle spalle pronto a proteggerlo. Credo che le sue caratteristiche si sposino bene con quel sistema, più di una difesa a 4“.

Gasperini, infatti, gioca un calcio molto offensivo: Tsimikas può esaltarsi allora ascoltando le sue parole…
Come ho detto in precedenza, credo sia perfetto per caratteristiche. Io mi ricordo l’Atalanta di Gasperini quando venne in Grecia a giocare contro l’Olympiakos (nel 2022, vinse la Dea 3-0, ndr): mi fecero una grande impressione per organizzazione e facilità di corsa. Credo che abbiano scelto Tsimikas non soltanto per la caratura internazionale, per l’esperienza tra Liverpool e nazionale greca, ma anche per le caratteristiche tipiche di Tsimmy, perché si trova benissimo in un gioco molto intenso“.

In Europa League vede la Roma tra le favoritissime o crede che il trofeo vinto a maggio dal suo ex Tottenham resterà in Inghilterra?
Molto difficile fare un pronostico ora. Ci sono squadre forti, medie e scarse. Io non sono un fan del nuovo sistema delle competizioni europee, evidentemente le televisioni hanno un ruolo importante in questo, perché più grandi partite si giocano, migliore è per tutti, anche dal punto di vista economico. E’ molto complicato farsi un’idea di una manifestazione che deve prendere forma ora, con le squadre che devono fare bene anche nel proprio campionato. Mi hai citato il Tottenham, ma loro fecero una Premier terribile, mi sembra sia stato uno dei peggiori Tottenham della loro storia almeno in Inghilterra. Dipenderà anche dalla Roma, magari potrebbe verificarsi che i giallorossi dovranno fare una scelta tra Europa e campionato e quando uno si mette a scegliere, significa che non sta benissimo e a me in particolare non piace. Quando c’erano i gironcini, le squadre potevano gestire il proprio potenziale in un’altra maniera. Comunque ritengo che sia la Roma che le formazioni inglesi abbiano possibilità di arrivare in fondo, ma oltre non saprei sbilanciarmi“.