Mancini: "Wesley? È perfetto per Gasperini. Rios ha forza fisica e può fare molto bene"

08/07/2025 alle 19:57.
amantino-mancini-trigoria

CENTRO SUONO SPORT - Amantino Mancini ha rilasciato un'intervista ai microfoni dell'emittente radiofonica, nel corso della trasmissione “Roma Rock & Sport”, e ha parlato del mercato della Roma:

Partiamo dall’attualità e quindi dalla tura realtà ovvero l’Aymorès, squadra di cui sei Direttore Sportivo e di cui gestisci il Centro Sportivo. Ci racconti come funziona questa realtà?
“È un progetto che è iniziato 3 anni fa. È una squadra che gioca la Serie B nel Campionato Mineiro: in Brasile esistono i campionati regionali e io che vivo a Belo Horizonte ho il Campionato Mineiro. Adesso abbiamo acquistato un centro sportivo dove faccio il direttore. Il nostro obbiettivo è diventare centro giovanile molto importante nella nostra Regione per fare in futuro business con grandi club e portare i giovani nelle grandi squadre come Atletico Mineiro, Fluminense Flamengo. Siamo molto soddisfatti. Quest’anno abbiamo giocato la Serie A e purtroppo siamo retrocessi ma sono tutte cose che fanno parte del progetto. Ci aspettavamo di tornare in Serie B ma l’anno prossimo ripartiamo più forti”.

Nel tuo club al momento c’è già qualche profilo che è stato notato dai top club del calcio brasiliano?
“Abbiamo abbastanza giovani ma la cosa che dobbiamo capire è il profilo di ogni giocatore per vedere in che squadre possono giocare. Per dirti: il Flamengo è una squadra che chiede giocatori molto tecnici e di fantasia. Abbiamo tanti giocatori che dobbiamo capire dove inserire”.

Wesley è un calciatore con delle qualità tecniche importanti, per questo la Roma forse lo sta seguendo?
“Non solo per le qualità tecniche ma anche per il suo tipo di gioco. Lui è un terzino che ha tanta corsa. Con i piedi non è un granché ma c’è tanta forza fisica e corsa. Gioca come terzino, va fuori va dentro, tocca. Ha molta forza ed è un giocatore che sta facendo molto bene. Se la Roma lo prende in poco tempo può diventare un giocatore importante nel calcio italiano perché è giovane e ha qualità nella corsa. Gioca sempre avanti. A livello della marcatura, come tutti i brasiliani (io stesso, ndr), un po’ lascia a desiderare ma imparando un po’ di tattica può diventare veramente devastante”.

Lo paragoneresti a Dodò?
“È meno tecnico di Dodò. Però corre sempre: tocca, passa, va in mezzo. Ha belle gambe. È un giocatore perfetto per il gioco di Gasperini. A lui piacciono i giocatori esterni che vanno davanti e dietro. Secondo me con il sistema di Gasperini o del 3-4-3 o del 3-5-2 è un profilo interessante”.

Dal Brasile dicono che la Roma ha quasi chiuso per l’acquisto Richiard Rios del Palmeiras. Come ce lo descrivi? Non è chiaro il tipo di ruolo che potrà fare nella Roma: se è un centrale di centrocampo, se va più sull’esterno.
“Lui fa bene tutti e due. Ha forza fisica, sta facendo molto bene al Palmeiras. È giovane, può fare molto bene. A Gasperini piacciono i giocatori con sostanza e fisicità e lui è un giocatore con questo profilo”.

La Roma di Gasperini che Roma potrà essere e pensi che possa essere l’uomo giusto per portare la Roma in Champions League
“Secondo me sì perché, con tutto il rispetto, l’Atalanta non ha la stessa grandezza della Roma. Con la Roma può fare molto bene perchè nella Roma c’è più qualità, tecnica, giocatori. Poi l’ambiente e i tifosi all’Olimpico sono sempre 70mila persone. Secondo me lui è un allenatore giusto per questo momento per la Roma. Poi c’è Ranieri in dirigenza. Sono due persone che stanno nel calcio da anni e anni e possono dare tante cose importanti alla Roma. Gasperini potrà fare veramente bene perchè le sue squadre lottano, corrono e sono fisiche. Nel calcio di oggi se non hai la fisicità e non cerchi il duello diventa difficile e a lui questa cosa piace".

Da Direttore Sportivo, perché oggi è così difficile portare in Italia i giocatori brasiliani?
“La difficoltà è che chiedono troppi soldi. Vedono che c’è una squadra europea che segue un loro giocatore e chiedono tanti soldi. A volte c’è questa difficoltà di chiudere un’operazione ed è normale perché la squadra più chiede meglio è. Però penso che così la strategia non sia giusta perché se hai un gioiello che può andare in Italia, se lo dai a una società come la Roma, tenendoti un tot di percentuale, magari hai più possibilità di fare soldi visto che giocando in un campionato importante come quello italiano poi il giocatore ha la possibilità di andare in Premier League e nel mondo arabo. Quando giocavo io tutti volevano giocare nel calcio italiano".