Rosella Sensi ricorda Mazzone: "Arrivò alla Roma con una stretta di mano. Lui e mio padre univano valori umani e competenza calcistica"

27/06/2025 alle 19:35.
big-rosella-sensi-olimpico

In un intervento durante l'evento "Come un padre", dedicato alla memoria di Carlo Mazzone, Rosella Sensi ha rievocato l'arrivo del tecnico sulla panchina giallorossa, sottolineando la differenza tra il calcio di allora e quello moderno. "Pensare a Carlo Mazzone è sempre molto bello, ma anche molto emozionante", ha esordito, raccontando un aneddoto del rapporto tra l'allenatore e suo padre, l'allora presidente Franco Sensi. "Non posso dimenticare una cosa che mi è rimasta impressa e che oggi sembra quasi irreale: Carlo Mazzone arrivò alla Roma con una stretta di mano. Senza contratti, senza agenti. Solo una stretta di mano". Un gesto che, secondo Rosella Sensi, "parlava molto della sua volontà, del suo desiderio sincero di allenare la Roma" e che testimonia un rapporto di fiducia andato oltre il campo, trasformando Mazzone in "un punto di riferimento".

L'ex presidentessa della Roma ha poi ampliato la sua riflessione, contrapponendo quell'epoca al calcio attuale. "Oggi si dice che il calcio romantico non esiste più, ed è vero. Ma attenzione: quel calcio romantico era anche un calcio fatto di grandi professionisti". Ha sottolineato come figure come suo padre e Mazzone unissero "valori umani profondi e grande competenza calcistica", due aspetti che non erano in contrasto ma "complementari". Ed è proprio questa unione che, secondo lei, "forse, è ciò che manca di più nel calcio moderno". Infine, ha concluso elogiando la capacità di allenatori come Mazzone di creare un legame unico con i giocatori: "Erano capaci di tirare fuori qualcosa in più da chiunque. Non solo sul piano tecnico, ma su quello umano. Ed è questo, oggi, a fare davvero la differenza".

(teleradiostereo.it)

VAI ALLA NEWS