Diritti TV, la Lega Serie A contro la riforma: "Appresa dalla stampa senza alcuna interlocuzione. Netta opposizione all'aumento della mutualità". La replica di Abodi: "Fraintesa una prima bozza" (COMUNICATO)

11/06/2025 alle 18:25.
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Dura presa di posizione della Lega Serie A riguardo a una proposta di riforma del sistema di vendita dei diritti audiovisivi. Con una nota ufficiale, il Presidente Ezio Simonelli, a nome dell'intera Lega, ha espresso "stupore" per aver appreso della riforma solo dalla stampa e "contrarietà" per un disegno di legge predisposto senza alcun confronto preventivo. La Lega si oppone nettamente a un aumento della mutualità verso le categorie inferiori e ribadisce l'allarme per i danni causati dalla pirateria.

Di seguito il testo integrale della nota della Lega Serie A:

“All’esito del Consiglio di Lega svoltosi oggi, il Presidente Ezio Simonelli, a nome della Lega Serie A, manifesta con fermezza il proprio stupore per aver appreso, solamente tramite gli organi di stampa, di una riforma del sistema di vendita dei diritti audiovisivi che riguarda direttamente le sue associate. Esprime, al tempo stesso, la contrarietà della Serie A ad un disegno di legge predisposto senza che vi sia stata alcuna interlocuzione preventiva con la Lega stessa.
La Lega Serie A evidenzia, soprattutto, la propria netta opposizione a qualsiasi forma di incremento della mutualità esterna che vada a sottrarre ulteriori risorse fondamentali allo sviluppo e alla sostenibilità della Serie A, la quale già peraltro contribuisce al sostegno delle categorie inferiori nella misura del 10% dei diritti audiovisivi.
Infine, la Lega Serie A ribadisce con enorme preoccupazione i dannosi effetti del dilagante fenomeno della pirateria audiovisiva, che continua a penalizzare in modo grave e diretto il valore dell’intero sistema sportivo con perdite stimate in oltre 300 milioni di euro annui. La pirateria uccide il calcio”.

(legaseriea.it)

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Pronta la replica del Ministro per lo Sport, Andrea Abodi, che ai cronisti in Transatlantico ha parlato di "clamoroso equivoco""La Lega ha frainteso il contenuto di quanto emerso ieri, che non è altro che una prima bozza tecnica, condivisa in modo preliminare con i ministeri coinvolti per raccogliere i loro contributi. Si tratta di un passaggio interno, parte di un percorso lungo che si sviluppa nell’ambito della legge delega e che durerà un anno".

Abodi ha poi precisato che "non c’è stato alcun blitz. Il giudizio espresso si basa su un documento uscito in maniera impropria e irrituale, forse sapendo, o fingendo di non sapere, che si trattava di una prima bozza redatta dai nostri uffici. Alcuni temi sono affrontati in modo innovativo, come la possibile ipotesi di una cessione dei diritti a un solo operatore, oggi non contemplata".

Il Ministro ha ribadito l'apertura al dialogo: "Questo schema nasce per essere condiviso e discusso con tutti i portatori di interesse. La Lega è un interlocutore fondamentale. La reazione che c’è stata è il frutto di un malinteso, o forse della volontà di ignorare la reale natura del documento. Se mi avessero contattato, avrei potuto chiarire subito che stavano interpretando male la situazione". E ha concluso: "Non abbiamo ancora iniziato il percorso e già si giudica il traguardo".

(adnkronos)