
È andata in scena oggi la conferenza stampa di presentazione del Casaviola Sporting Center in via della Camilluccia a Roma con Edoardo Bove, cresciuto nella Boreale e poi nella Roma. "Come si diventa calciatori? È importante non avere pressioni nei primi passi. Quando si scende in campo è importante divertirsi come se si stesse giocando in parrocchia. E per me è sempre stato così anche quando scendevo in campo con la Roma. Deve essere così per ogni ragazzo - ha detto il centrocampista, che dallo scorso dicembre non può scendere in campo dopo il malore accusato -. È importante non sentire mai la pressione e giocare com'è giusto che sia a quell'età. Ci sono molti genitori che sperano che i loro figli possano diventare grandi calciatori o nuovi Sinner, vista la moda, ma è importante che i ragazzi giochino felici e spensierati. Non bisogna mettergli pressione".
"Abbiamo iniziato questo progetto anni fa soltanto con il calcio. Con i risultati sportivi e la crescita di Edoardo abbiamo deciso di allargarci e ristrutturare il tutto". Così Leandro Leonardi, presidente della Boreale. "L'obiettivo è continuare a investire e rendere questo centro un diamante nell'ambito sportivo. Il calcio ci ha dato tanto e questa è stata la maniera più semplice per restituire da un punto di vista sociale ciò che abbiamo ricevuto", ha concluso Leonardi.
Su Instagram Bove ha pubblicato anche un video accompagnato da un pensiero sul progetto: "In quel campo ho tirato i miei primi calci. Ho sognato, ho sbagliato, ho imparato.
Oggi ho deciso di tornare lì, dove tutto è cominciato, per costruire qualcosa che possa restituire al territorio tutto quello che mi ha dato. CasaViola è un luogo che parla di sport, ma anche di comunità, di valori, di futuro. È uno spazio aperto a tutti: bambini, ragazzi, famiglie, amici. È scuola calcio, ma anche padel, pickleball, tornei, centri estivi, momenti condivisi. Ho investito in questo progetto perché credo nello sport come casa. Una casa vera, fatta di persone, fatica, sogni e possibilità. Grazie a chi ha creduto in questo con me. Siamo solo all’inizio".
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Altre dichiarazioni di Edoardo Bove. Ecco le sue parole, rilasciate a margine dell'evento.
Contento per la qualificazione della Fiorentina ai danni della Lazio?
"Ieri sono stato molto felice, il risultato della Lazio era un pochino inaspettato. Abbiamo festeggiato davvero tanto, credo sia stato un anno particolare un po' per tutti. Li ho già ringraziati per come mi sono stati vicini, credo sia stato meritato per come abbiamo vissuto la stagione e per quello che abbiamo fatto. C'è stata grande felicità, ci godiamo questa qualificazione".
Ranieri poi le ha fatto gli auguri?
"Sì, mi ha scritto. Lo aveva detto. L'ho ringraziato e lo ringrazio ancora. Per me è un grande onore e un grande piacere".
Anche la Roma alla fine ha conquistato un posto in Europa.
"Sì, assolutamente meritato per la seconda parte di campionato che ha fatto. Sento ancora alcuni compagni, alcuni rapporti rimangono quando cresci in un posto. Mi fa piacere per loro".
I compagni le hanno detto qualcosa sul futuro allenatore della Roma?
"No, i giocatori sono sempre gli ultimi a saperlo. Non mi hanno detto nulla".
Come è oggi il rapporto con la Roma?
"Non è cambiato, è il posto in cui sono cresciuto e in cui mi sono formato. Si tratta del posto in cui sono diventato Edoardo, quello non può cambiare. Non so se ci sarà la possibilità di tornare, non so che cosa succederà. Vedremo. Ma mi ha fatto un grandissimo piacere quanto avvenuto dopo Roma-Fiorentina, credo sia il riconoscimento più grande: giochiamo per questo. A maggior ragione per uno che ha giocato due anni, non ho fatto nulla per avere un omaggio del genere. Per me è stata una grandissima emozione".