
Roberto De Zerbi, tecnico il cui nome circola negli ambienti vicini alla Roma per il futuro della panchina, ha affrontato a viso aperto le turbolenze che hanno scosso il Marsiglia negli ultimi giorni. In conferenza stampa, alla vigilia della partita contro il Tolosa, l'allenatore italiano ha risposto alle indiscrezioni su un presunto ammutinamento, usando parole forti per descrivere la situazione e il suo stato d'animo.
Dopo la premessa - "Sono molto felice di essere l'allenatore del Marsiglia perché adoro le polemiche" - , De Zerbi ha ammesso con franchezza la difficoltà del momento: "Ho vissuto molto male questa settimana, come tutti". Poi, la difesa accorata e la replica alle accuse: "Io sono la persona che vuole più bene ai giocatori, ho la responsabilità di tirar fuori il meglio da loro. Certo, quando perdiamo certe partite mi arrabbio. Le cose successe questa settimana capitano in tutti i club, ma a Marsiglia escono fuori... I giocatori mi amano, molti sono venuti a parlarmi."
Ha quindi alzato i toni riguardo alla sua immagine e alle fughe di notizie: "Io difendo sempre i giocatori, ma mi aspetto che siano al 100%. Nella vita bisogna anche dare. Io darei la vita per il mio lavoro, ho perso molto per questo. Sono pronto a tutto e vorrei che lo fossero anche i miei giocatori. Sapevo che sarebbe uscito sui giornali e probabilmente so anche quali sono le vostre fonti. Passo per un criminale, ma non lo sono! Ci sono parti dei racconti che non sono vere."
Inevitabilmente, le recenti tensioni alimentano le voci su un suo possibile addio a fine stagione. Interrogato direttamente sul suo futuro e sulle speculazioni che lo accostano ad altri club, De Zerbi ha però voluto mettere un punto fermo, almeno per ora: "Ognuno è libero di dire quello che vuole. Ma nessuno mi ha chiamato, nessuna squadra. E come ho sempre fatto, non parlo o flirto con nessuna squadra. La mia intenzione è di rimanere qui per molti anni. Poi i matrimoni si fanno in due, e dobbiamo vedere come finisce la stagione. Ma io non ho parlato con nessuno e non parlo con nessuno".
A stemperare parzialmente i toni è intervenuto l'attaccante Neal Maupay, negando fratture insanabili: "Siamo tutti con lui. Non è mai stato questione di non allenarsi, sarebbe stupido a 7 partite dalla fine. Ci sono cose da sistemare, come in una famiglia, ma siamo con il mister".
Le parole forti di De Zerbi, pur smentendo l'ammutinamento, dipingono un quadro di forte pressione all'OM.