Ostiamare, De Rossi presenta il nuovo centro sportivo. Sulla Roma: "Con i Sensi rapporto incredibile, bene anche con i Friedkin" (VIDEO)

25/03/2025 alle 15:49.
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L'Ostiamare, club di Serie D di proprietà di Daniele De Rossi, ha presentato oggi i lavori di riqualificazione del proprio centro sportivo. Presso l'Anco Marzio, l'ex capitano e allenatore della Roma, insieme all'Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato, ha illustrato lo stato di avanzamento del progetto.

Un'occasione, per De Rossi, anche per parlare del suo rapporto con le proprietà che hanno segnato la sua carriera in giallorosso: "Con i Sensi ho avuto un grandissimo rapporto. E sono stato bene anche con i Friedkin".

Questi gli argomenti toccati da De Rossi in questa occasione:

Come sta andando la nazionale dopo questo 3-3?

"È stata una bella partita, ho visto solo il secondo tempo quindi è stata una partita magica. La ripresa è stata incredibile. Poi ho visto e ho letto che non è andata benissimo nel primo tempo, ma può succedere contro una squadra come la Germania".

Si è sentito con Ranieri?

"L'ho sentito la prima volta e ci siamo confrontati, abbiamo parlato con grande affetto e grande stima con disponibilità da parte di entrambi. Dopo no, sta lavorando e non lo disturbo. Oggi mi concentrerei di più sull'Ostia Mare e su Ostia. 

A noi servirebbe un allenatore al Pigneto. Accetterebbe?

"Spero di non essere libero per fare il mister e secondo me non lo sarò a breve. Devo declinare l'invito o magari anche li mi cacciano via abbastanza presto. Magari tornerò a disposizione".

Come potrà conciliare il prossimo anno l'impegno da presidente dell'Ostiamare e allenare?

"Con grande semplicità, sto qui tanti giorni a settimana perché non ci sarò più avanti. Quello che facciamo oggi è tracciare una linea. Sarò sempre presente come figura. Il mio direttore generale deve gestire in autonomia e parliamo di come vorremmo vengano gestite le cose in futuro. Sarò altrove e se non sarò altrove verrò a Ostia e presenzierò con la stessa presenza di adesso. Per questo io delego, gli altri saranno presenti e faranno le mie veci. Ma non ci possiamo prendere giro, il mio lavoro è un altro. La mia passione è quella di allenare. Non avrò tempo per pensare a due squadre. Lo sto facendo adesso, ma in futuro non sarò capace di farlo. Quel lavoro lì ti leva ancora più energie".

I colori dell'Ostia Mare sono un indizio sulla squadra futura?

"I colori dell'Ostiamare sono gli stessi da tanti anni. Non c'entra assolutamente nulla. Non si possono cambiare in base al mio futuro o al mio passato. Il 3 ottobre 2025 ci sarà il compleanno. Farò in modo di esserci. Faccio una battuta: quest'anno il 3 ottobre ero già libero. L'obiettivo è rimanere un po' più impegnato. Purtroppo lo stadio non sarà pronto. Non posso parlare di date".

Alla Nazionale mancano dei campioni. Perché?

"Abbiamo vinto un Europeo pochi anni fa. Sono ragazzi contemporanei che hanno dato vita a un'esperienza incredibile. Forse le altre squadre hanno dei fenomeni come Mbappé, Sané, Adeyemi o Foden. La nostra natura ci ha portato a diventare più bravi tra i difensori e tra i portieri, magari tra qualche anno torneranno i Totti e Del Piero. Sono cose anche molto cicliche. Per sviluppare i ragazzi come siamo stati cresciuto noi mancano ore di calcio a settimana per strada. Una volta si giocava sul cemento, o qui sulla spiaggia, anche in inverno. Ma non sono usciti perché giocavamo sulla sabbia, ma ti aiuta anche nel controllare meglio la palla. Se guardiamo Argentina e Brasile la sensazione è che loro continuino a giocare tanto per strada".

Un'amichevole con la Roma?

"L'abbiamo fatta anche quest'anno, l'ho organizzata io. È la squadra più grande che c'è qui vicino, oltre alla Lazio. Ci sarà collaborazione con le due squadre di Roma, è un dare e avere. Vogliamo cercare di andare avanti per creare una nostra identità".

C'è un presidente a cui ti ispiri?

"Non lo so, ognuno è diverso. Ho avuto un rapporto incredibile con Franco Sensi, anche con la figlia. Abbiamo vissuto anni pazzeschi. Non so cosa vi aspettate che vi dica, ma sono stato bene anche con i Friedkin in quel periodo. Non ho avuto grandi problemi. Penso che sia giusto che ognuno ricopra questo ruolo con le conoscenze che ha. Un pochino più sul tecnico posso spingermi per le idee da proporre. Loro venendo da un altro mondo hanno portato l'organizzazione e anche il bello che vediamo a Trigoria".