
THE ATHLETIC - Attraverso una lunga intervista, Hidetoshi Nakata ha ripercorso la sua carriera, dal suo impatto con l'Italia fino alla Scudetto vinto in giallorosso. Questo uno stralcio delle sue parole: «Il Giappone è diverso dall'Italia. I giapponesi sono puntuali, gli italiani sono più del tipo comunque... È stato un grande cambiamento, ma il calcio era lo stesso. Il calcio è lo stesso in tutto il mondo. Non ero un grande fan del calcio, non guardavo le partite e non leggevo i giornali, non sono quel tipo di persona. Mi piaceva solo giocare a calcio e volevo solo diventare un giocatore migliore ogni giorno. Quando sono arrivato in Italia, il campionato italiano era il migliore al mondo, c'erano giocatori come Zinedine Zidane e Alessandro Del Piero, ma non ne conoscevo molti. Non conoscevo nemmeno metà delle squadre del campionato. Ma questo significava che potevo davvero concentrarmi sul mio gioco. Quella era la mia forza perché non avevo paura».
Lo Scudetto?
«Ogni volta che torno a Roma, tutti i tifosi vengono ancora da me e mi dicono: "Grazie Nakata"».