
ASROMA.COM - Mauro Esposito, ex calciatore di Roma e Cagliari, ha rilasciato un'intervista ai canali ufficiali del club giallorosso nel corso del podcast "Serie A Preview" alla vigilia del match Roma-Cagliari, valido per la ventinovesima giornata di Serie A e in programma domani alle ore 16 allo Stadio Olimpico. Ecco le sue parole.
Prima il Cagliari e poi la Roma: la prima stagione in Serie A con i rossoblù è stata straordinaria a livello di numeri...
"Cagliari è stata la parentesi più importante della mia carriera. Ho fatto 6 anni, 3 di Serie B e 3 di A. Ho fatto 58 gol da esterno e ho raggiunto la Nazionale, penso di essermi tolto delle belle soddisfazioni. Porterò Cagliari come esperienza più importante della mia carriera. Poi un'altra grande soddisfazione fu l'approdo alla Roma, in una piazza importantissimo. Il rammarico più grande è che Roma non ha visto il vero Esposito, arrivai che non stavo bene fisicamente e venivo da un intervento al ginocchio. La Roma non ti aspetta, se non riesci a sfruttare l'occasione ti lasciano ai margini ed è ciò che è successo a me. Non voglio cercare alibi, ho fatto due anni importantissimi e ho ricordi indelebili".
Cosa ti ha dato Spalletti come allenatore?
"Insieme a Ventura e Giampaolo, è stato quello più importante della mia carriera. Ricordo sempre negli allenamenti come si arrabbiava perché voleva tutto palla alla terra, quell’anno Perrotta con quegli inserimenti ha fatto benissimo. Quella Roma giocava a meraviglia e per poco non vincevamo lo scudetto. È vero che ho giocato poco, ma quella squadra aveva tanti campioni e non era facile per me trovare spazio".
Perrotta?
"Era un giocatore intelligente, trovava sempre lo spazio giusto. Negli inserimenti è stato uno dei giocatori più importanti".
La piazza influisce sul rendimento del giocatore?
"La differenza la fa anche il carattere, a volte le qualità del giocatore vengono oscurate dal carattere. Oltre alle qualità avevo anche una certa personalità in campo, ma quando vai a giocare in piazze importanti devi stare sempre al 100% per trovare il tuo spazio, sia fisicamente sia mentalmente. Sono arrivato in un momento difficile nella mia carriera. Entrai a Manchester, sbaglio quel gol e a quel punto la prossima partita la faccio dopo un mese e mezzo. Se avessi fatto gol forse la domenica successiva avrei giocato. Non ho colto quel tipo di opportunità ed è stato più difficile".
Dybala?
“Fa parte di quella schiera di giocatori che fanno quello che vogliono con la palla, è sempre un piacere vederlo”.
Roma-Cagliari?
“È una partita sempre difficile, il Cagliari è ben allenato da Nicola. Mi piace tantissimo, ha dato subito un’impronta alla squadra nonostante giocatori non di spessore. Nicola fa giocare bene la squadra, se la giocano sempre e mi aspetto una partita aperta. Sulla carta, se la Roma gioca come sa, può vincere tranquillamente. Il Cagliari sta lottando per non retrocedere e arriverà a Roma con l’acqua alla gola”.